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Inceneritore, Modugno: «No a cessione suolo prima di sentenza Tar»

La Redazione
Domani riunione del Consorzio Asi. Numerosi i ricorsi contro l'impianto finanziato dalla Regione. Appello dell'amministrazione di Magrone
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Domani, venerdì 28 settembre, l’assemblea dei soci del Consorzio per l’Area industriale Bari-Modugno è convocata per decidere sulla cessione definitiva di un suolo dell’area alla Newo SpA per la costruzione dell’impianto di co-incenerimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

«Il Comune di Modugno, consorziato nell’Asi, prende posizione e ribadisce che farà la sua parte anche in assemblea affinché non si ceda ora quel suolo – si legge in una nota -. In coerenza con i ricorsi al Tar avanzati per ottenere l’annullamento dell’autorizzazione concessa dalla Regione Puglia alla Newo, il Comune ritiene doveroso attendere il pronunciamento del Tar».

«Se l’assemblea deciderà invece per la cessione definitva del suolo, Newo potrà cominciare subito, ben prima che si esprima il Tar, la costruzione» sottolinea il Comune di Modugno. «Per impedire ciò, l’amministrazione comunale chiederà a tutta l’Asi non solo di non stipulare l’atto definitivo di cessione ma anche di unirsi a Modugno e agli altri comuni nei ricorsi al giudice amministrativo. I soggetti consorziati dell’Asi che compongono l’Assemblea dei soci sono i comuni di Bari, Bitonto, Giovinazzo, Modugno e Molfetta, la Città metropolitana di Bari, Confindustria Bari-Bat e Camera di Commercio».

Bari con il sindaco Decaro, Bitonto col sindaco Abbaticchio e Giovinazzo col sindaco Depalma, insieme al Comune di Modugno, hanno impugnato l’Autorizzazione integrata ambientale data dalla Regione Puglia, a inizio 2018, alla Newo per il progetto dell’inceneritore in territorio di Bari al confine con Modugno. «Progetto che la stessa Regione ha anche finanziato per un importo di 20 milioni di euro» ricorda l’amministrazione di Modugno.

Per ottenere l’annullamento di quella autorizzazione, il Comune di Modugno ha finora guidato un vero e proprio fronte dei territori contro il rischio inceneritore coordinando i ricorsi al Tar che sono stati firmati singolarmente dai comuni dell’Aro Ba2 (Modugno comune capofila, Binetto, Bitetto, Bitritto, Giovinazzo, Palo del Colle, Sannicandro) e dallo stesso Aro Ba2 col presidente Nicola Magrone. Analogo ricorso al Tar è stato presentato dal Comune di Bari, mentre il Comune di Bitonto, unitamente a comitati ambientalisti, ha per le stesse ragioni presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato.

Il Comune di Modugno si attende quindi, dall’assemblea di domani, un esito responsabile e in linea con quanto fatto finora per contrastare l’insediamento dell’inceneritore. Nel pieno rispetto delle finalità Asi, tra cui uno “sviluppo industriale equilibrato ed eco-compatibile”, come da Statuto dell’Ente (art. 6: “Finalità”).

giovedì 27 Settembre 2018

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