INTERVISTA BIANCOROSSA

Pucino: “A Bari per prendermi la promozione e scrivere la storia”

La Redazione
Il calciatore parla sulla scorta della sua esperienza sottolineando la forza di un gruppo destinato ad arrivare in alto
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Nella consueta conferenza stampa di inizio settimana, tra i calciatori biancorossi oggi tocca a Raffaele Pucino. Il terzino si sta ritagliando uno spazio sempre più importante negli schermi di mister Mignani.

"Sono venuto a prendermi la promozione – dice Pucino – perché piazze come Bari devono lottare sempre per qualcosa di importante. A Varese e Pescara ho disputato i playoff per salire in A. Non ci riuscii, ma penso che quest'anno – col Bari – andrà diversamente. Sulla carta c'erano i presupposti per iniziare così forte. Ma con la carta si fa poco. Per fare grandi campionati ci vogliono varie componenti. In queste partite le stiamo mettendo tutte in mostra. Sia dal gruppo, le qualità tecniche. Sono convinto che col passare del tempo, la forza del gruppo possa solo aumentare". 

"In C – ricorda il difensore del Bari – ho giocato solo con la maglia dell'Alessandria. A 30 anni sto scoprendo un universo nuovo. Degli ultimi dieci anni di carriera ne ho fatti 9 in B e 1 in A. La C non l'ho mai seguita. Quindi, calarsi nella mentalità e nella categoria è fondamentale. Senza presunzione e non sottovalutandola. A detta di tutti, è un campionato difficile per i terreni di gioco e per fattori ambientali. Un campionato sporco rispetto a B ed A. Siamo avanti, a più quattro sulle seconde. Ma non dobbiamo mollare. Gli avversari, contro di noi, danno il trecento per cento. Serviranno sempre attenzione e cattiveria agonistica".

Pucino intravede ampi margini di miglioramento: "Il valore della squadra ancora deve venire fuori perché tanti sono arrivati alla fine del mercato e con una condizione fisica non al top. Solo giocando si acquisisce la forma fisica. Anche il Covid nel ritiro non ha concesso alla squadra di lavorare al meglio. Vedo un Bari ancora più pronto e completo in futuro. Nei momenti di difficoltà, che è fisiologico arrivino, ci faremo trovare prontissimi. Quello sarà il momento più importante della stagione".

Durante la conferenza stampa, Terranova gli invia messaggi sul cellulare ("Pucino smettila, ndr): "Ad Emanuele – confessa – sono stato vicino in passato per situazioni familiari. Lo vede la gente che noi stiamo bene insieme. Aspetto che non va sottovaluto. Questo può lasciare il segno. Il primo obiettivo era ed è riportare i tifosi alla stadio e crede che la gente stia apprezzando le nostre prestazioni. Terminata la stagione ad Ascoli ero senza contratto. E c'era la trattativa per arrivare a Bari. Si è verificato dopo, e sono contento perché sapevo che Polito aveva grande stima di me. Arrivare prima sarebbe stato più semplice. Avrei fatto il ritiro, conosciuto meglio compagni e mister. In ogni caso, sono qui da un mese ma mi sembra già tanto tempo. Mi sento già a casa".

La confessione col cuore in mano: "Sono venuto qui per due motivi: uno è Bari e l'altro è il direttore Polito. Non sono venuto a Bari per soldi e altre offerte dalla C le avrei rifiutate. La scintilla era questa, cioè rimanere nella storia di una società importante. Contro la Turris conta molto, più della sfida contro il Monopoli. Troveremo una squadra in salute e ci metteremo ancora più consapevolezza di quello che si può fare, dando un segnale a chi ci sta dietro. Qualcuno pensa che il Bari sia in alto per chissà per quale motivo. Vincere domenica darà un segnale a tante voci esterne che non ci danno favoriti. Per essere a Bari bisogna prendersi responsabilità e pressioni. Essere ritenuti favoriti non ci dà problemi. Questo è sicuro".

Il rapporto con Mignani ed il contributo del mister alla squadra: "Quando si parla di gruppo, dietro c'è anche la società e il mister. Penso al presidente, che dopo la vittoria sul Monopoli era molto emozionato. A chi sta dietro le quinte, al direttore Polito, mio ex compagno di squadra e ora ds. Polito è sempre stato la stessa persona. Un grande pregio umano e lavorativo. E il lavoro di tutto lo staff tecnico. Mignani deve gestire la sana competizione tra noi. Ma vi assicuro che nessuno di noi pensa ai suoi interessi personali. Da persone intelligenti dobbiamo facilitare il compito di Mignani, che deve prendere decisioni importanti. Ne ho girati tanti di spogliatoi, ma come questo ne ho visti pochi. Ci sono tante cose belle, la gioia di andare ad allenarsi con gli altri. Tutto con grande sincerità. Saremo compatti – assicura Pucino in conclusione – anche se qualche volta non dovessero arrivare i risultati".

 

mercoledì 6 Ottobre 2021

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