Non a fine anno, come d’abitudine, ma all’inizio del 2020, per darsi forza in vista di una nuova stagione. I tesserati delle sezioni sportive del Circolo Canottieri Barion si son dati appuntamento per la consueta premiazione sociale: tutti insieme nel salone superiore, atleti giovani e meno giovani con i rispettivi tecnici e dirigenti.
Dopo i saluti del presidente Ruggero Verroca e i consigli alimentari del medico cardiologo Angelo Mascolo, è il direttore sportivo Mauro De Santis a indicare ai più giovani il principio guida delle prossime sfide: «La parola chiave – spiega – è consapevolezza. Della storia del circolo, che ha da poco compiuto 125 anni. Della necessità di esserne all’altezza. E della passione dei nostri ragazzi, che fa ben sperare per il futuro». I primi a sfilare sono i ragazzi del canottaggio, sotto gli occhi del presidente Verroca già pluricampione mondiale della disciplina. Si susseguono in video, le immagini del campione che fu e le speranze dei talenti emergenti: fra questi,Luigi Dolce campione d’Italia universitario sull’8+, Luigi Tamborrino, Michelangelo Quaranta, Leonardo Bellomo, Francesco Capone, Pasquale Tamborrino, Giuseppe Bellomo, Giancarlo Leonetti distintisi a livello nazionale. In tutto, 130 medaglie, per la soddisfazione del dirigente Filippo Di Marzo e degli allenatori Sabino Bellomo, Alessandro Dironzo, Agostino Iurilli, Jacopo Di Capua e Giuseppe Amoruso. Fra i Master, ennesimo riconoscimento per Cristoforo De Palma, 80 anni ma ancora tanta voglia di gareggiare e vincere.
Si rilancia la sezione canoa, sotto l’impulso del responsabile Michele Carella e dei nuovi tecnici Dario Bianchini ed Enrico Mastandrea: la speranza è Alessandra Centrone, la Cadetta più forte d’Italia dopo il primo posto al Canoagiovani. L’ultimo medagliere segna 58, con 35 ori, ed è destinato a salire. Grandi aspettative anche per la vela, che pensa di continuare a far crescere al Barion i suoi optimist: a livello nazionale si distingue Francesco Romani, mentre la squadra allenata da Emanuela Cazzaniga è arrivata terza al campionato zonale. Al dirigente di sezione Nicola de Gemmis il titolo di “Armatore dell’anno”, praticamente d’obbligo dopo l’argento al Mondiale di Sebenico. Era atleta del Barion anche suo nonno canottiere, come ricordato dal past president Bruno D’Ambrosio. La testimonianza più bella dello sport che fu e che potrà ancora essere, ad alti livelli, presso il circolo barese di molo San Nicola.