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Due giorni di festa per la Pitom: Puglia sempre più terra di pit bikers

La Redazione
Nel Kartodromo della Murgia di Cassano si è svolta la "Pitom Reunion Sud 2019": due giorni con la squadra degli "Svalvolati" per celebrare il marchio italiano delle pit bike, formidabili moto in formato 12 pollici
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«Se anche
al Sud si corre in pista con le pit bike il merito è degli “Svalvolati”
».

Sono
le parole di apprezzamento – dirette al racing team di Cassano Murge – di
Alfredo “Tomax” Tomassini, testa e cuore della Pitom, azienda marchigiana punto
di riferimento in Italia nel settore delle moto da competizione con le sue
splendide pit bike concepite sotto la torre di Ortezzano, che proprio nel
piccolo centro murgiano ha la tenuto nello scorso week-end la sua “Reunion
2019”, il grande raduno che ha raccolto tanti piloti che negli anni hanno
deciso di gareggiare in pista con le sue moto.

Sì,
perché la celebrazione delle magnifiche Pitom è stata, alla fine, anche un
omaggio ai traguardi raggiunti dagli “Svalvolati” pugliesi, capaci negli anni
di portare nuovo fermento nella categoria delle “ruote basse” al Sud.

Come
la sede dell’azienda marchigiana, anche Cassano, grazie all’impegno del team,
si può considerare ormai un luogo simbolo del “motorsport in formato 12
pollici”, e il Kartodromo della Murgia – il rinnovato circuito internazionale
cassanese – un luogo ideale, al pari delle piste del Nord Italia, dove spingere
i pochi ma indiavolati cavalli di queste adrenaliniche moto.

Insomma,
in questi anni la squadra degli “Svalvolati” – tra tappe del Campionato
CNVMotoAsi, “pistate” e giornate promozionali, tutte organizzate brillantemente
– ha lasciato il segno.

Come
un segno bellissimo e spettacolare, lo hanno lasciato questi due giorni di
orgoglio “Pitom”.

Decine
e decine di piloti – ufficiali e non – si sono ritrovati per dare il giusto
tributo a quel concentrato di tecnologia e adrenalina che sono le pit bike
dell’azienda di Tomassini (presente al Kartodromo della Murgia anche la Mupo, leader in Italia in fatto di sospensioni).

Un
evento riuscito talmente bene che, in chiusura di manifestazione, è arrivata la
promessa del “patron”: «L’anno
prossimo saremo ancora qui
– ha detto il “Tomax” – ancora più agguerriti».

Tanto
l’entusiasmo nel paddock: la passione per la moto porta con sé anche relazioni,
rapporti di amicizia, confronti genuini, scambi di esperienze e tanta simpatica
goliardia (soprattutto se, spento il motore, c’è un po’ di birra a
“lubrificare”).

Ma
anche tanto l’entusiasmo in pista.

I
1260 metri della formosa pista cassanese – baciata per due giorni da un sole
estivo – hanno mandato su di giri tutti i piloti arrivati a celebrare il
marchio Pitom.

Tutti
hanno voluto spingere, dare di gas: del resto se hai una pit bike targata Pitom
cos’altro puoi fare?

Che
ci fosse una “voglia matta” lo ha dimostrato Riccardo Rivelli – pilota del team
ufficiale Pitom, che gareggia nella “12 Pollici Italian Cup” -, “cavaliere del
Mark” pavese, che ha letteralmente distrutto il precedente record della pista,
fermando il cronometro a uno stratosferico 56.8.

Emblematico
di questo mondo e delle persone che lo abitano il commento del giovane Rivelli
a fine giro: «Con gomme
nuove si poteva fare di meglio
».

Questa,
signori e signore, è la pit bike e questi sono i pit bikers, di tutte le età.

Che
per celebrare il Tomassini sono venuti da molte parti d’Italia, prendendo,
letteralmente, aerei e navi per raggiungere Cassano (di cui hanno apprezzato
l’ospitalità e la gastronomia).

Come
gli undicenni Riccardo Costanzo da Palermo e Maria Vittoria Di Carlo da
Grottammare, giunti sulle nostre Murge accompagnati dai rispettivi papà.

Alla fine sono diversi i papà che hanno ceduto al desiderio di
una “pistata” e solo saliti in sella ad una moto, correndo accanto ai loro
figli.

Uno
sport dunque che unisce le generazioni, che mette insieme padri e figli,
praticato da uomini e donne (sono sempre di più), accessibile in termini di
costi, che ti fa provare l’ebrezza della velocità ma con livelli altissimi di
sicurezza, che ti fa conoscere nuove persone e nuovi posti e crea legami che
vanno oltre il tempo e le distanze e, last but not least, ti rende un po’ più
figo, cosa che non guasta mai.

Insomma
uno sport da provare. Dove? Ma a Cassano, naturalmente, possibilmente in sella
ad una Pitom.

martedì 29 Ottobre 2019

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