Nel primo pomeriggio il governo ha deciso di rinviare il referendum sul taglio dei parlamentari previsto il 29 marzo.
«Il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell’emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata», ha detto il Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
La settimana prossima potrebbe essere definita la nuova data.
Non si tratta ovviamente solo di garantire l'informazione (fin qui mancata) ma anche la salute di chi andrà nei seggi a votare.
Il Coronavirus ha fatto rinviare la data per l'esigenza di tutelare la salute di chi si sarebbe recato al seggio. Per l'informazione mancata i responsabili sono ovviamente altri, al primo posto metterei i mezzi di informazione che fin qui hanno silenziato i temi costituzionali e il referendum stesso.