Politica

Primarie, Emiliano: «Sarà festa della democrazia. Portiamo avanti bella storia scritta da pugliesi»

La Redazione
Lo ha detto il governatore oggi in conferenza stampa, rilanciando la data delle primarie del centro sinistra il prossimo 12 gennaio per la scelta del candidato presidente della Regione Puglia
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“Il 12 gennaio la Puglia sceglie il
candidato alla Presidenza della Regione Puglia. Possono votare tutti e
mi auguro che ogni Comune abbia un seggio grazie a questa grande
macchina organizzativa. Di questi tempi l’alternativa è far scegliere il
candidato a Milano o a Roma. Ed è mortificante per un popolo come
quello pugliese far scegliere i propri candidati ad altri. Dobbiamo
manutenere questo strumento che ci siamo conquistati nel 2005, dobbiamo
fare in modo che le primarie rimangano il nostro metodo. Un minuto dopo
il 12 gennaio, noi cominceremo la scrittura comune del programma con il
sistema della partecipazione dal basso come abbiamo sempre fatto. So che
la data del 12 è un po’ scomoda e, anche se avrei preferito
anticiparla, l’ho accettata perché è stata una decisione comune”.

Lo ha detto Michele Emiliano oggi in
conferenza stampa a Lecce, dalle Officine Cantelmo, rilanciando la data
delle primarie del centro sinistra il prossimo 12 gennaio per la scelta
del candidato presidente della Regione Puglia. Tantissimi cittadini
hanno voluto essere presenti insieme a molti sindaci e amministratori
del territorio.

“Il 12 gennaio- ha ribadito Emiliano –
per la quarta volta consecutiva, sceglieremo il candidato alle
regionali del centro sinistra con il metodo delle primarie.

Qualcuno sostiene che l’esito sia scontato, ma io di partite con l’esito scontato prima che siano giocate, non ne ho mai viste.

I nostri amici e compagni che
competono con noi alle primarie sono personalità importanti e danno
l’idea di un popolo pugliese in grado dar vita a una classe dirigente in
permanente evoluzione.

Vedere tutti questi giovani sindaci
della Puglia che stanno facendo passi da gigante, sempre più capaci di
interloquire con il mondo intero, dotati di forza politica e persone
attorno che a loro volta stanno ispirando tante cose, è il segno di un
grande popolo in cammino, quello pugliese.

Questo è dovuto al fatto che da tanti
anni noi scegliamo da soli i nostri candidati, non ce li calano
dall’alto e nessuno può imporli con un atto di prepotenza.

Il sistema delle primarie va quindi manutenuto e custodito, al di là della sua utilità specifica.

State guardando cosa succede ai
nostri amici del centro destra? Giocano a testa o croce i nomi pugliesi
sui tavoli romani a prescindere dalla Puglia. Questo è un modo di fare
che noi del centro sinistra abbiamo spazzato via a partire dalle
primarie del 2005.

Il 12 gennaio quindi è una data
chiave: bisognerà fare lo sforzo di andare lì a fare il nostro dovere e a
manutenere questo diritto che ci siamo conquistati come pugliesi.

Anche il programma sarà scritto dal
basso e non potrà essere imposto da nessuno: lo scriveremo come sempre
attraverso forum partecipati da migliaia di persone, dove ogni soggetto,
ogni Comune, ogni corpo intermedio, ogni sindacato, ogni associazione
possa dare il suo contributo.

Certo partiremo da quello che abbiamo in gran parte realizzato e andremo avanti.

Ricordiamoci sempre chi siamo: noi
siamo un popolo largo e inclusivo, che ragiona sulle cose per il bene
comune, noi non facciamo battaglie per dividere bottini.

La Puglia è come il mare e il mare
non è di nessuno, non ha proprietari, è di tutti. Ognuno di noi ha la
responsabilità di fare in modo che questo bene comune che è la Puglia
sia governato nel modo migliore. E per fare questo tutti pugliesi sono
utili. E nessuno può pensare di imporci visioni che noi non accettiamo,
siamo cape toste, continuiamo a pensare ad esempio che il colore della
pelle non conti, che le differenze siano una ricchezza, siamo un popolo
accogliente”.

“Ci siamo sempre battuti – ha
aggiunto Emiliano – per tutelare l’ambiente della nostra regione,
abbiamo tenuto posizioni giuste, come su Ilva e su TAP, e adesso tutti
ci danno ragione. E anche attorno a problemi complessi come la xylella
abbiamo riconciliato una intera comunità attorno all’idea di ricostruire
il paesaggio del Salento. Così come abbiamo portato il nostro sistema
sanitario ad essere quello che cresce di più nei livelli essenziali di
assistenza. Noi tutto questo lo stiamo facendo, e devo dire con l’aiuto
di tutti.

Il ruolo avuto dai sindaci in questi
quattro anni è stato grande, mai era successo prima che i sindaci
fossero tanto coinvolti in ogni decisione. In cambio abbiamo ricevuto la
disponibilità dei sindaci a non ragionare più solo nell’ambito dei loro
confini ma nell’ottica più alta di darsi una mano l’un l’altro per
risolvere problemi comuni.

Il 12 gennaio portiamo avanti questa
storia. Abbiamo una nostra identità, un nostro metodo di governo. Una
storia bella che viene riconosciuta anche da chi alle politiche non ci
vota. Questo è un dato di fatto. È importante ricordare che alle
primarie possono andare a votare tutti.

Ovviamente io non vivo sulla luna, e
chiedo scusa per tutte le cose che ancora non siamo riusciti a
realizzare come avremmo voluto. Ma vi chiedo: dobbiamo ricominciare con
degli sconosciuti – perché dall’altra parte non sappiamo ancora di cosa
stiamo parlando – o dobbiamo dettare noi come centro sinistra l’agenda
partendo dal 12 gennaio? Il 12 è la data a partire dalla quale tutto il
resto si innesca e comincia. E comincia in modo libero, con un voto
democratico”

“Ringrazio sin d’ora tutti coloro che
si impegneranno per eseguire queste primarie, perché per farle ci
vogliono tanto impegno e sacrificio.

Nessun altro sarebbe in grado di
organizzare delle primarie su tutto il territorio regionale. Questa è
una forza che dobbiamo riconoscere, la forza organizzativa che noi
abbiamo di aprire dei seggi in tutta la Puglia e di dare a tutti i
pugliesi la possibilità di votare. Questa è la forza della democrazia
dei pugliesi che ha cambiato la storia della Puglia”.

Rispondendo alle domande dei
giornalisti Emiliano ha dichiarato: “Ho grande rispetto innanzitutto di
Raffaele Fitto che è una personalità importante, è stato Presidente
quindici anni fa della Regione, è stato un Presidente che, credo, come
Vendola e come me ce l’ha messa tutta. Mi dispiace che il meccanismo di
scelta dei candidati del centro destra non venga affidato ai pugliesi,
cioè viene affidato a scambi, come se fosse un mercato calcistico, tra i
presidenti delle varie regioni. A me sembra incredibile che in una
Regione come la nostra che ha sempre votato, diciamo così, in maniera
difforme rispetto al voto politico nazionale, il loro candidato venga
scelto secondo la logica della politica nazionale.

Io temo che il centrodestra ancora
non abbia capito l’identità dei pugliesi, questo è il punto vero. E
quindi aspetto, non possiamo fare altro. Noi facciamo le primarie,
vedremo chi sarà il nostro candidato e dopodiché cominceremo la campagna
elettorale. Io mi auguro che il centrodestra abbia un candidato non
troppo forte perché ovviamente sono consapevole della forza del
centrodestra, ci mancherebbe”.

E a chi gli ha chiesto un commento
sugli sfidanti in corsa alle primarie del 12 gennaio ha risposto: “È una
grande festa di democrazia quella delle primarie, quindi io ringrazio
gli altri candidati per avere accettato questa sfida. Ho incoraggiato
tutti a partecipare e credo che la nostra sia comunque una bella
squadra. Chiunque vinca saremo in grado di fare bene la campagna
elettorale successiva e di vincere le elezioni. Io sto giocando per
vincere come tutti gli altri candidati”.

sabato 28 Dicembre 2019

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Franco
Franco
4 anni fa

La narrazione sulle primarie è sempre la stessa, enfatica e retorica. Ma in realtà hanno perso gran parte del loro appeal. Sono solo un'operazione autopromozionale a cui pochi ormai credono.