In questi giorni gli organi di stampa hanno dato conto della presenza di due candidati al Comune, Dainef e Ligia Tomescu, appartenenti alla comunità Rom di Bari.
«Tali notizie – si legge in una nota della lista Bari bene Comune – sono da alcune ore oggetto di commenti calunniosi, offensivi e minacciosi verso la comunità Rom, a testimonianza del clima d’odio razziale diffuso che rendono concreti i nostri timori circa l’incolumità dei nostri candidati, nonché della comunità dove essi vivono ed operano.
Stamattina il coordinamento della Lista Bari Bene Comune ha depositato un esposto al Questore di Bari segnalando gli eventi e chiedendo che vengano assunte le opportune misure a tutela della comunità. Come Ligia e Daniel (all’anagrafe Danief) ci hanno raccontato venerdì scorso al Galleria, “abbiamo lavorato tanto per avviare i nostri bambini all’istruzione scolastica, abbiamo organizzato forme di lavoro autonomo costituendo la prima cooperativa sociale Rom in Puglia; ci candidiamo per migliorare le condizioni di vita della nostra comunità a partire dalla città di Bari, che sentiamo nostra da sempre”.
Tomescu, ma anche Christopher, Meksi, la “Bari Bene Comune” innovativa, culturale, vivace, verde, europea, bella, moderna perché accogliente e solidale, è già nei corpi e nelle menti delle donne e degli uomini che sono nelle nostre liste.
Candidati e simpatizzanti della lista Bari Bene Comune vigileranno e contrasteranno in tutte le forme e in ogni luogo i comportamenti discriminatori, le intimidazioni, i fenomeni di illegalità come il voto di scambio».
Da qui al 26 maggio teniamoci pronti a episodi di autopromozione delle liste, disposte a tutto pur di guadagnare le pagine dei giornali. Se non negli spazi elettorali a pagamento almeno (o preferibilmente) in quelli gratis della cronaca.