«Noi nel nostro programma elettorale parliamo di bellezza come antidoto contro il degrado sociale e urbano della nostra città, mentre il sindaco attuale si vanta di aver regalato al quartiere di Fesca e San Girolamo un’opera caratterizzata dalla bruttezza. Ebbene sì: da 20 metri di spiaggia ne hanno consegnati 2 e neanche accessibili; un tratto, l’unico inaugurato dopo un anno e mezzo dall’inizio lavori, è completamente inaccessibile e andrebbe bonificato da massi, cemento e ferraglia; la barriera dei frangiflutti è del tutto inutile e nessuno ha chiesto le responsabilità e soluzioni allo studio meteo-marino realizzato; non esiste neanche l’ombra di bagni pubblici, ma da 4 anni viviamo con il degrado degli spazi lasciati vuoti per allocarli; il verde, quello sopravvissuto alle intemperie, è imbarazzante per non dire a tratti inesistente; così come inesistenti sono le telecamere per la sicurezza; mentre la zona carrabile presenta già avvallamenti; scompare il progetto del secondo acquario più grande d’Italia e della riqualificazione del porticciolo; scompaiono anche i parcheggi, ma in compenso costruiscono un palazzo a due piani che toglie la visuale ai residenti».
Così Irma Melini, consigliera comunale e candidata indipendente a sindaco di Bari, sul waterfront di San Girolamo, dopo la passeggiata del primo cittadino nella giornata di ieri.
«11 milioni e 743 mila euro per non vedere realizzato quello che doveva essere un fiore all’occhiello della città e che invece è una bruttezza incompiuta: con ritardi di oltre due anni sulla consegna dei lavori, che hanno creato disagi ai residenti e comportato persino la chiusura di alcune attività commerciali, al fianco delle quali, invece, ci sarebbe piaciuto vedere questa Amministrazione, esattamente come da me chiesto anche in Aula.
A questa bruttezza e disagi, contestati anche dal comitato di residenti, il sindaco risponde vantando di aver migliorato la zona, ma omettendo volutamente il progetto iniziale che prevedeva un lungomare verde, con zone confortevoli e spiagge praticabili, ma soprattutto omettendo di aver fatto scadere la procedura espropriativa necessaria al miglioramento della viabilità dell’intero quartiere, nonché all’allargamento di Strada San Girolamo.
Fortunatamente, però, i residenti conoscono le problematiche della zona e rimproverano a questa Amministrazione di aver lavorato senza avere una visione di insieme e senza rispetto nei loro confronti e verso le attività commerciali. A questo spero solo che seguano prima o poi le scuse e il cambio di guardia di questa vecchia e inconcludente politica» conclude Melini.
«A San Girolamo – aggiunge Francesco Albergo, ex presidente del Comitato di quartiere San Girolamo e candidato consigliere al Comune di Bari con Irma Melini Sindaco – è mancata la reale condivisione con noi residenti, sia alla vigilia della presentazione del progetto sia durante tutto l’iter dei lavori, eccetto qualche piccolo contentino dispensato in questi anni, solo per rimediare a varianti obbligatorie che avrebbero penalizzato ancor di più i lavori e i rapporti con il territorio. Sulla base di queste incapacità e in risposta all’attuale gestione fallimentare della città – continua Albergo – è prioritario per noi rimettere al centro il rapporto tra cittadino e istituzione in un confronto diretto e aggiornato per ciò che riguarda il territorio di riferimento, dando un ruolo più centrale al decentramento amministrativo. Così il cittadino sarà protagonista e non più parte lesa di scelte non condivise, atte a deturpare un territorio anziché valorizzarlo. Ricordo che San Girolamo Fesca è un territorio con un potenziale infinito dal punto di vista turistico-culturale, se solo vi fosse stata la volontà di valorizzarlo realmente. Grazie alla nostra esperienza riusciremo a far emergere la vera natura di questo quartiere, creando un circolo virtuoso dal punto di vista non solo economico ma anche sociale».