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Melini a Decaro: «Non accusi me di fare campagna elettorale, la sta facendo lui con i dipendenti»

La Redazione
Cassa Prestanza, la replica di Irma Melini alle dichiarazioni del sindaco Decaro
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«Ancora una volta quando sbaglia, scredita l’avversario: così agisce da sempre il candidato sindaco del centrosinistra di Bari, che evidentemente ha già dismesso l’abito di primo cittadino, dimenticando che a denunciare il Comune di Bari sono stati i dipendenti in pensione e a breve anche quelli in servizio.

Eppure se non avesse nulla da nascondere, non avrebbe dovuto avere questa reazione scomposta e irrispettosa ma anzi – come da me chiesto anche per iscritto in passato – sarebbe dovuto essere proprio lui a fare chiarezza sulla gestione della Cassa di Prestanza. Invece questa Amministrazione ha di fatto deciso di far morire la Cassa senza spiegare ai suoi iscritti come avrebbe garantito il riconoscimento del diritto alla buona uscita una volta in pensione.

Mente anche quando dice che i pensionati che hanno invocato l’intervento della Magistratura sono stati pagati, visto che c’è chi non ha visto neanche l’ombra di ciò che gli spetta. Il tema è uno solo: esiste uno statuto vigente, una legge, un presidente di Cassa, che è il sindaco di Bari, che avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto. Invece io, come consigliere comunale che da oltre due anni segue le sorti della Cassa, non ho neanche accesso a tutti gli atti e ai conti.

Singolare poi che un sindaco, davanti alla denuncia dei dipendenti comunali alla Magistratura penale di quanto accade nel suo Comune, anziché chiedere, come loro e al loro fianco, che sia fatta chiarezza e giustizia, si esprima offendendo tutti.

Decaro, famoso anche per l’audio diffuso dalla stampa, nel quale invitava i dipendenti a far causa al Comune, tanto poi avrebbe messo un “avvocato esterno scemo” per far vincere i ricorrenti, oggi continua ad evitare di assumersi le sue responsabilità».

Così Irma Melini, in replica alle dichiarazioni del sindaco Decaro su Cassa Prestanza, dopo la conferenza stampa di ieri, indetta dalla stessa consigliera comunale alla presenza dei dipendenti in servizio e in pensione del Comune di Bari.

«Il mio sindaco, che è stato anche il mio datore di lavoro – ha aggiunto Lina De Virgilio, funzionario tecnico-contabile in pensione del Comune di Bari – deve essere una persona autorevole, corretta, una persona che sappia tutelare la legge e trattare tutti in maniera equa, cosa che invece non si sta verificando, perché sta mettendo i dipendenti l’uno contro l’altro. La storia di Cassa Prestanza, che lui ha ereditato, non ha fatto altro che affossarla, avrebbe potuto recuperarla, modificando lo statuto e riprendendosi parte dei soldi già dati a chi andato in pensione, la legge lo prevede. Perché non esercita l’autotutela? Lui invece non sta facendo altro che campagna elettorale con i dipendenti in servizio. Se così non fosse che lo dica, comportandosi da vero sindaco del Comune di Bari che tutela i dipendenti e i cittadini».

giovedì 14 Marzo 2019

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