“Sprechi” nel servizio di ritiro e incenerimento dei cani che muoiono nei canili comunali.
Li denuncia il M5S che convoca sindaco e dirigente della Ripartizione Ambiente in commissione Trasparenza per chiedere di fare chiarezza “su una situazione che – afferma in una nota il consigliere comunale Sabino Mangano – sembra conclamarsi come una nuova sprecopoli comunale e pugliese”.
“A seguito di confronto con 2 associazioni di volontariato (ACA Onlus e UGDA Ufficio Garante Diritti Animali) e successiva audizione in Commissione Trasparenza, abbiamo acquisito una serie di informazioni sulla gestione dei canili ed importante documentazione relativa al centro di costo del servizio di ritiro ed incenerimento dei resti dei nostri amici a 4 zampe che purtroppo cessano di vivere nei canili comunali”, spiega Mangano. “Se in provincia si spendono mediamente tra gli 80,00 ed i 150,00 euro, a Bari si spendono circa 900,00 euro per ritiro, trasporto e smaltimento anche per singolo animale (servizio a carico di AMIU Puglia e appaltato ad azienda terza)” continua Mangano “un divario che sembra non avere alcuna valida motivazione considerando le carte in nostro possesso“.
Il M5S Bari ritiene inoltre che dalle alcune analisi siano emerse anche “criticità relative al censimento dei microchip dei cani “comunali” in quanto ad oggi esistono database diversi non collegati tra loro (ovvero quello dell’ASL e quello del Comune)”.