Politica

Cultura e commercio, le proposte del Movimento 5 Stelle per Bari

La Redazione
La candidata pentastellata Elisabetta Pani continua la sua attività di informazione e di condivisione di idee e progetti con i cittadini in vista delle elezioni di maggio
1 commento 226

Il Movimento 5 Stelle a Bari continua la sua attività di informazione e di condivisione di idee e progetti con i cittadini.

«Nei giorni scorsi – si legge in una nota del Movimento – si sono tenuti due importanti eventi che hanno visto la partecipazione di esponenti del Governo, affiancati dai portavoce della Regione Puglia e del Comune di Bari, a conferma di un costante e proficuo dialogo tra le istituzioni, dove i cittadini sono sempre protagonisti. In tutti gli incontri ha partecipato anche Elisabetta Pani, candidata sindaca M5s che ha avuto modo di discutere di alcuni punti presenti nel suo programma elettorale.

In tutti gli incontri abbiamo avuto modo di proporre una serie di iniziative – afferma la candidata Elisabetta Pani – volte a rivalutare e promuovere tutti gli elementi culturali presenti sul territorio e di rilanciare il settore commercio”.

Per il settore culturale le proposte avanzate sono: creazione del Festival Piccinni e della settimana Nino Rota, l’apertura di spazi comunali per l’arte nelle periferie, la gestione trasparente e partecipata dei grandi luoghi della cultura, la revisione del regolamento per i finanziamenti.

Per i commercianti, invece, si pensa a: il piano Strategico del Commercio, la creazione di Centri commerciali naturali, minori tassazioni per nuove attività, snellimento burocratico e potenziamento degli uffici dedicati, creazione dello Sportello Sos Pizzo, stop alle licenze per nuovi centri commerciali.

Queste sono solo alcune delle idee che abbiamo lanciato e sulle quali stiamo già avendo un ottimo riscontro – continua la candidata –. Stiamo costruendo il “Programma per Bari” insieme. La città è viva, attenta, partecipe. I baresi vogliono il cambiamento e sanno bene chi può realizzarlo, senza peso alcuno di passato, di interessi, di complicità”.

Le idee sulla cultura sono state proposte da Elisabetta Pani in occasione dell’incontro “Le misure dedicate alla cultura nella legge di bilancio” tenutosi a Bari nei giorni scorsi durante il quale hanno partecipato: Gianluca Vacca Sottosegretario ministero Beni e Attività Culturali; l’on. Paolo Lattanzio e l’on. Michele Nitti della Commissione Cultura – Camera dei Deputati; l’on. Alessandra Carbonara capogruppo Commissione Cultura, e la consigliera regionale Antonella Laricchia.

Domenica 24 febbraio, invece, la candidata ha tenuto un incontro all’Hotel Oriente su “Crisi delle piccole attività commerciali cause e possibili soluzioni” con l’introduzione di Sabino Mangano, portavoce del Movimento al Comune di Bari, al quale hanno fatto seguito la relazione sui provvedimenti in Parlamento da parte dell’on. Angela Masi, Commissione Attività Produttive Commercio Turismo, e l’informativa sulle situazione a livello regionale del consigliere regionale Gianluca Bozzetti, della Commissione del Consiglio regionale della Regione Puglia.

Nel suo intervento, ampio ed accurato, Elisabetta Pani ha illustrato il rapporto derivato da un largo lavoro di indagine con apposito questionario cui hanno aderito e risposto commercianti di tutte le are cittadine dal Municpio5 al Municipio 1.

Un’indagine che ha dato risultato di estremo interesse non soltanto sul lavoro dei commercianti e le loro difficili problematiche ma anche sull’importanza della loro presenza nel cuore della città. “Sono loro – ha affermato Elisabetta Pani – i cittadini dei cittadini, le sentinelle del vivere comune . Sono essi a misurare la vivibilità dei quartieri, le condizioni , lo stato di salute della città. Dobbiamo essere loro grati.”»

martedì 26 Febbraio 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Franco
Franco
5 anni fa

Ma allora i 5stelle se li vanno proprio a cercare i fallimenti nelle elezioni amministrative. Non si può togliere il limite ai due mandati per i consiglieri comunali, per renderli più vicini al territorio, e poi candidare, come a Bari, una perfetta sconosciuta di cui nulla si conosce tranne, forse, il padre. Non hanno neppure considerato la candidatura del loro consigliere uscente. Un pochino più noto almeno.