Politica

Casapound, antifascisti baresi: “Bene la chiusura di uno spazio che trasmette odio e violenza”

La Redazione
Le associazioni baresi esprimono soddisfazione per la chiusura della sede del movimento di estrema destra: "Attuata la Costituzione"
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Il Coordinamento Antifascista esprime soddisfazione per la chiusura della sede barese di Casapound.

Abbiamo appreso con soddisfazione – si legge in una nota del coordinamento – la notizia
del decreto del GIP che ha sottoposto a sequestro preventivo la sede di
CasaPound a Bari, con due motivazioni: ricostituzione del partito fascista e
metodo squadrista utilizzato durante l’aggressione del 21 settembre scorso.
Un’aggressione molto grave, premeditata e violenta che ha colpito quattro
manifestanti pacifici e antirazzisti e che sarebbe potuta finire nel peggiore
dei modi.
Nei giorni immediatamente successivi
all’aggressione, come Coordinamento Antifascista Barese, ci siamo mobilitati e
durante la grande manifestazione di Piazza Libertà del 25 settembre abbiamo
chiesto con forza la chiusura delle sedi fasciste, obiettivo da sempre
perseguito dal coordinamento stesso. In occasione del 41° anniversario
dell’omicidio di Benedetto Petrone, il 28 Novembre, abbiamo avuto modo di
interloquire con il Sindaco Antonio Decaro e con l’amministrazione cittadina
dopo il corteo mattutino e durante una tavola rotonda, ribadendo la necessità
di chiudere le sedi di tutte le organizzazioni neofasciste.
Non possiamo che dirci soddisfatti dunque – si legge ancora – della chiusura di uno spazio che
trasmette odio, violenza e intolleranza nella nostra città, perché finalmente è
stata attuata la Costituzione che nasce nell’antifascismo e ci chiede di
praticare quotidianamente questo valore. Siamo consapevoli che chiudere la sede
sia un grande risultato perché toglie legittimità alle idee e azioni di queste
organizzazioni ma non basta per eliminare definitivamente i loro messaggi
“.

Il dato preoccupante è che queste
organizzazioni prosperano lì dove c’è povertà, sfruttando questa condizione per
innalzare il livello di odio e intolleranza nei confronti del diverso e
attuando comportamenti chiaramente omofobi, xenofobi e razzisti. Alla luce di
questo, sentiamo forte il bisogno di politiche di contrasto e di lotta alla
povertà come uno dei rimedi per evitare il prosperare di queste forze,
riducendo a nullo il loro consenso. E le invochiamo a gran voce perché quasi
quotidianamente le forze antifasciste subiscono attacchi verbali e fisici, non
ultimo l’attacco subito dall’ANPI a Roma per mano di Forza Nuova, seguita dal
turpe trafugamento, da parte di ignoti, delle pietre d’inciampo che ricordano
gli ebrei romani deportati dai nazisti.
Come Coordinamento Antifascista – concludo le associazioni del Coorinamento –, continueremo a
collaborare con le istituzioni democratiche e a ricordare loro il ruolo che
esse hanno di garanti dei principi e valori della nostra Costituzione
nata dalla Resistenza. Il nostro Coordinamento Regionale coopererà al del
costituendo Osservatorio sul neofascismo per il quale la Regione Puglia si è
già impegnata. D’altro canto non smetteremo di agire tanto nei luoghi della
formazione culturale quanto nei luoghi di lavoro, nelle strade e nelle piazze,
primi baluardi contro la barbarie dei fascismi, luoghi in cui si creano e si
sostanziano gli anticorpi necessari a sconfiggere la peste del fascismo, del
razzismo e dell’intolleranza
“.

martedì 11 Dicembre 2018

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