Il presidente della Regione Puglia ha incontrato ieri la commissaria europea alla Politica regionale Corina Cretu, in visita in questi giorni in Italia. Si è discusso del ruolo della politica di coesione a favore dei territori, di utilizzo dei fondi europei in Puglia, della programmazione 2014-2020 e della preparazione alla programmazione dopo il 2020.
«L’Unione europea in Puglia troverà sempre una sua casa speciale – ha dichiarato Michele Emiliano -, una casa dove – come ha fatto Papa Francesco – è possibile parlare anche con soggetti che proprio europei non sono ma che fanno parte comunque della nostra cultura, come il presidente Putin che è di casa qui a Bari, come i patriarchi delle chiese ortodosse che sono di casa qui a Bari, e soprattutto come tutti i popoli del Mediterraneo senza distinzione di sesso, di razza o di religione che in Puglia sono di casa. Corina Cretu è una persona molto attenta al messaggio nicolaiano e in particolare a San Nicola».
Da Corina Cretu sono giunte la congratulazioni a tutta la Puglia «per gli ottimi risultati che sono stati ottenuti per decenni, il denaro investito è stato ben speso in termini di salute, posti di lavoro e non solo».
«Per questo nuovo periodo 2014-2020 – ha annunciato – stanzieremo 3,5 miliardi di euro per aiutare 5.000 aziende, dare accesso alla banda larga a oltre 300.000 aziende e realizzare 70 chilometri di vie ferroviarie. Il presidente Emiliano e la sua squadra mi hanno parlato di quanto è stato fatto nel campo della ricerca e dell’innovazione, operazioni chiave. Noi continueremo a lavorare, Unione Europea e voi, mano nella mano per portare avanti quello che già è stato fatto, ovvero un’attuazione efficiente grazie ai fondi di coesione.
Di solito si parla del Mezzogiorno come di un luogo che è pieno di problemi, ebbene la Puglia fa la differenza e sa insegnare a fare diversamente. Due terzi del budget della Puglia sono stati già impegnati, al di sopra della media italiana e anche europea: cosa dire di più, bisogna prendere soltanto esempio. Visiteremo oggi la Masmec, dove sono stati investiti 250 milioni di euro, che opera nel settore della robotica, dell’elettronica e del biomedico, sono esempi come questo che fanno splendere il talento della Puglia. Noi presenteremo più avanti il progetto pluriennale e siamo stati ben lieti di aver preservato i fondi di coesione, 373 miliardi di euro, e dopo i negoziati speriamo di poter continuare perché dobbiamo dimostrare il valore aggiunto che ci viene dalla Unione Europea».