Cultura

L’opera di Pascali torna a casa

La Redazione
Il Museo annuncia l'acquisizione di "Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo". Un anno di celebrazioni a 50 anni dalla scomparsa dell'artista
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Sono trascorsi 50 anni dalla scomparsa di Pino Pascali, l’11 settembre 1968 e, per omaggiare questo grandissimo artista pugliese, la Fondazione che porta il suo nome, con sede a Polignano a Mare, ha avviato un anno di celebrazioni attraverso talk, seminari, incontri, mostre, convegni, nel segno della memoria.

Per non limitarsi alle sole celebrazioni, ma imprimere un forte impulso al rilancio e allo sviluppo del sistema dell’arte contemporanea pugliese, la Regione Puglia, di concerto con l’altro socio – il Comune di Polignano – ha deciso di affidare alla Fondazione un importante progetto strutturale: Pascali2018, attraverso il quale il Museo Pino Pascali potrà compiere un determinante balzo in avanti, sia in termini di qualità dell’offerta culturale, che di reputazione internazionale.

Una grande operazione, che intende proiettare la Puglia al centro delle rotte nazionali e internazionali dell’arte contemporanea, presentata il 19 ottobre, nella ricorrenza della nascita dell’artista, e a 50 anni dalla sua prematura scomparsa, nella sede della Fondazione Museo Pino Pascali.

Con questo progetto la Regione Puglia, che ha individuato nell’arte contemporanea un asset strategico delle proprie politiche culturali e di valorizzazione e promozione del territorio, intende proseguire nella strutturazione di un modello di sviluppo fondato sulla valorizzazione dei grandi attrattori e dei “Grandissimi” di Puglia, rendendo fruibile tale patrimonio all’intera comunità. Un modello altamente sostenibile, fondato sull’arte contemporanea, orientato alla crescita culturale, turistica e socio-economica del territorio. Il progetto coinvolge la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, l’Apulia Film Commission e il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio regionale per le Arti e la Cultura, insieme per una grande festa nel nome del genio di Pascali.

L’opera
Il baricentro intorno al quale ruota il progetto Pascali2018 è l’acquisizione al patrimonio della Fondazione dell’opera di Pino Pascali, Cinque bachi da setola e un bozzolo (1968), tra le più iconiche ed importanti nella produzione dell’artista, che qui utilizza nuovi materiali della società industriale, una serie concentrica di scovoli in nylon di comune uso domestico, a simulare in scala gigante dei bachi da seta striscianti, come meraviglia della natura.

Ancora oggi l’installazione, tra le più importanti dell’artista, conserva tutta la sua carica rivoluzionaria e una freschezza sbalorditiva esattamente come nella prima apparizione a Parigi nel febbraio del ’68, subito dopo a Roma nella Galleria l’Attico e in seguito, dopo la scomparsa di Pascali, in prestigiose sedi pubbliche in Italia e all’estero.

Parte altamente innovativa del progetto è, inoltre, l’acquisizione da parte della Fondazione Museo Pino Pascali del “segreto” per la ricostruzione del Bozzolo, simbolo di vita e rinascita, che potrà essere ricostruito di volta in volta, sulla base delle indicazioni originali di Pino Pascali, scoperte nel corso degli anni dal suo mentore Fabio Sargentini.

Il film
Un’operazione così importante non poteva non essere raccontata: il progetto Pascali2018 ha previsto, infatti, la produzione di un docufilm sul “viaggio” dell’opera, a partire dall’imballaggio a Roma fino alla consegna presso la Fondazione a Polignano. Grazie ad una serie di fortuite occasioni, il documentario racconterà tutto il percorso dell’opera, nel suo ideale “ritorno a casa”. A realizzarlo, attraverso un raffinato progetto sviluppato in collaborazione con Apulia Film Commission, il montatore, compositore, regista, sceneggiatore Walter Fasano (Bari, 1970), che vanta collaborazioni, tra gli altri, con Dario Argento, Ferzan Özpetek e Luca Guadagnino, con il quale ha lavorato da ultimo al film Premio Oscar Chiamami con il tuo nome.

Il tour
Infine, i Cinque bachi da setola e un bozzolo, a significare quanto siano diventati parte del patrimonio culturale condiviso di tutta la Puglia e del Mezzogiorno, prima di trovare definitiva collocazione nella sala dedicata della Fondazione Pascali a Polignano a Mare, partiranno per un tour che toccherà punti nodali dell’intero territorio pugliese, in diretta connessione con i grandi attrattori culturali regionali, e con la prospettiva di transitare, nel 2019, a Matera Capitale Europea della Cultura.

Le conferenze
Con l’arrivo dei Cinque bachi da setola e un bozzolo, la Fondazione Museo Pino Pascali lancerà inoltre un ricco programma di eventi e di didattica volti a riflettere sul portato della figura artistica di Pascali e della sua ricerca, che segue gli appuntamenti già realizzati e dedicati alle opere del maestro, contestualizzandole nel periodo di sua massima espressione, quello immediatamente antecedente alla scomparsa. Per Pascali, infatti, gli anni ’60 furono fondamentali; il 1968, in particolare, segnò la nascita di alcune delle sue opere cruciali e la partecipazione ad una tormentata Biennale di Venezia, dove l’artista ottenne il riconoscimento da parte del mondo dell’arte internazionale.

La prima parte della programmazione 2018 della Fondazione Pino Pascali ha visto svolgersi un importante convegno “Pascali. Intorno al 1968. Memorie e prospettive” che ha introdotto il tema, facendo il punto sulle ricerche legate all’artista, ma anche ripercorrendone le orme in un anno fondamentale per la storia italiana e per l’artista, grazie agli interventi di importanti critici e protagonisti di quell’epoca, ma anche giovani studiosi: Achille Bonito Oliva, Vittorio Rubiu, Fabio Sargentini, Paola Pitagora, Marco Tonelli.

Il libro e lo spettacolo
L’omaggio a Pino Pascali sarà inoltre completato attraverso la realizzazione di un libro pop-up. Si vuole rendere omaggio al Pascali “ludico” attraverso un oggetto creativo, che rappresenterà sia uno strumento di approfondimento, sia un libro-oggetto da collezionare e conservare, in linea con la genialità inventiva ed istrionica di Pino Pascali per il quale tutto si trasformava in arte.

Riprendendo le singole opere presenti nel libro, verranno prodotte 150 pop-up da collezione. Infine, la grande festa dell’arte contemporanea continuerà a teatro attraverso quattro azioni e spettacoli site specific che racconteranno il Pascali performer, ma anche la vita dell’artista, la sua eclettica personalità. La pièce teatrale, a cura dell’attore Vito Facciolla, sarà proposta nelle province interessate dal progetto, nei teatri comunali pugliesi e nelle scuole, operazione in partnership con il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio regionale per le Arti e la Cultura.

lunedì 22 Ottobre 2018

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