Cronaca

Droga, trafficavano «Amnesia»: 8 arresti nel Barese, sequestrata 1 tonnellata stupefacenti

La Redazione
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Droga
Il gruppo trafficava anche in sigarette di contrabbando provenienti da Russia, Emirati Arabi, Cina e Ucraina
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Dalle prime luci dell’alba oltre 70 militari della Guardia di Finanza di Bari coordinati dalla Dda sono stati impegnati in una complessa operazione, chiamata ‘Phoenix’, per il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti e tabacchi lavorati esteri. Eseguiti 8 arresti: i destinatari della misura cautelare in carcere sono: C.V.M. cl. ’61, detto “Camposanto”; C.A. cl. ‘92; M.M. cl. ’65, detto “Mario G.”; L.G. cl. ’66, detto “Pinuccio U’ Fornar”. Invece ai domiciliari sono finiti C.G. cl. ‘97; A.P. cl. ‘89; B.O. cl. ’88, detto “Ivano”; L.C. cl. ‘86. 23 sono gli indagati a vario titolo, per i reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope, contrabbando aggravato di tabacchi lavorati esteri nonché detenzione e porto illecito di arma da fuoco.

Dopo intercettazioni telefoniche e ambientali, controllo dei tabulati telefonici, registrazioni video, georeferenziazioni satellitari GPS, osservazione e pedinamento è emersa l’esistenza di un gruppo criminale, attivo principalmente a Polignano a Mare (Ba), dedito ad attività criminose in materia di stupefacenti (marijuana, hashish, eroina) e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri provenienti dall’Est Europa. Sequestrata oltre 1 tonnellata di droga (hashish, marijuana, eroina), 2,2 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, 30mila euro in contanti, 2 autoarticolati e 3 autoveicoli, con la conseguente denuncia di 11 soggetti, di cui 6 tratti in arresto in flagranza di reato.

La compravendita di sostanze stupefacenti e delle sigarette di contrabbando era gestita principalmente da C.V.M. residente a Polignano a Mare, gravato da numerosi precedenti anche specifici. Diverse le tipologie di sostanze stupefacenti “trattate” dal gruppo criminale: dalla marijuana denominata “Amnesia” (miscelata con metadone e/o eroina e così denominata perché
responsabile di momentanee perdite di memoria), all’hashish (nella forma di panetti ed ovuli) denominato “Mercedes” o “Toyota”. Invece, le sigarette commercializzate illecitamente dal gruppo criminale rientravano nella categoria delle cosiddette “cheap white”, tabacchi originali recanti marchi registrati nei rispettivi Paesi di produzione (Russia, Emirati Arabi Uniti, Cina e Ucraina), che non possono, tuttavia, essere venduti in Italia o all’interno dell’Unione Europea, in quanto non conformi ai parametri minimi di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria.

Ad esempio per nascondere lo stupefacente proveniente dalla Spagna è stato impiegato un carico di copertura di “composta di frutta”, mentre le sigarette di contrabbando sono state trasportate dall’Est Europa nascoste in un consistente quantitativo di pellet per caldaie. I contatti avvenivano perlopiù di persona, in modo da evitare telefonate e messaggi. Si è proceduto a devolvere il pellet per finalità benefiche a una confraternita religiosa, mentre 3 automezzi sequestrati sono stati assegnati alla locale Croce Rossa Italiana.

martedì 1 Dicembre 2020

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