Cronaca

San Nicola, no ad eventi e divieto di assembramento, Decaro: «Non possiamo abbassare la guardia»

La Redazione
Il Comune ha sospeso tutti gli eventi dedicati ai riti nicolaiani che danno il via ai festeggiamenti natalizi ed ha emanato un'ordinanza che prevede il divieto di stazionamento nelle piazze e nelle strade adiacenti la Basilica
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In vista delle imminenti celebrazioni religiose in onore di San Nicola e della Immacolata Concezione, in programma dal 5 all’8 dicembre prossimi, nell’ambito delle valutazioni effettuate all’interno del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, l’amministrazione comunale ha sospeso tutti gli eventi dedicati ai riti nicolaiani che danno il via ai festeggiamenti natalizi ed ha emanato un’ordinanza che prevede il divieto di stazionamento nelle piazze e nelle strade adiacenti alla Basilica di San Nicola per evitare forme di assembramento.

Vista la nota diramata dal rettore della Basilica, padre Giovanni Distante, con cui si comunica la volontà di dar corso alle celebrazioni eucaristiche in occasione di San Nicola e della festa della Immacolata (6 e 8 dicembre) a “porte chiuse” con diretta televisiva, il sindaco ha disposto nel dettaglio: il divieto di stazionamento, nelle giornate di domenica 6 e martedì 8 dicembre 2020, dalle ore 00:00 alle ore 24:00 in piazza San Nicola, largo Papa Urbano II, strada Delle Crociate, strada del Carmine, piazza dell’Odegitria, piazza del Ferrarese, piazza Mercantile, via Venezia, strada Palazzo di Città, strada Vanese; il divieto di stazionamento, nelle giornate di sabato 5 e lunedì 7 dicembre 2020, dalle ore 16:00 alle ore 24:00 in piazza San Nicola, largo Papa Urbano II, strada Delle Crociate, strada del Carmine, piazza dell’Odegitria, piazza del Ferrarese, piazza Mercantile, via Venezia, strada Palazzo di Città, strada Vanese.

«L’emergenza sanitaria ancora in corso e la necessità di evitare ogni possibile occasione di contagio, con il rischio di vanificare tutti i sacrifici fatti fino ad oggi, che stanno incidendo sull’abbassamento della curva epidemica, ci hanno indotto, nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a prendere questa sofferta decisione che è l’ennesimo colpo al cuore per una comunità, quella barese, che proprio in questi giorni, per tradizione e vocazione, si stringe e si unisce nei festeggiamenti del nostro santo Patrono, dando il via al momento più speciale dell’anno – spiega Decaro –. Ma sono proprio i numeri in decrescita a convincerci che non possiamo abbassare la guardia e che dobbiamo limitare il più possibile le situazioni di assembramento e di partecipazione collettiva. È una ferita profonda per la nostra comunità, l’ennesima di quest’anno difficile, ma sono fiducioso che i baresi sapranno rispettare le restrizioni e trascorrere queste prime giornate di festa con senso di responsabilità e sobrietà. I controlli lungo le strade e le piazze intorno alla Basilica saranno serrati affinché nessuno si senta esonerato dal rispetto dei divieti. È importante fare un sacrificio collettivo per sconfiggere questo virus così come è importante fare ciascuno la propria parte rinunciando a questo momento di festa, consapevoli che con i nostri comportamenti responsabili aiuteremo gli operatori sanitari, le donne e gli uomini delle forze dell’ordine e tutte quelle persone che da mesi stanno lottando in prima linea contro il Covid per proteggere tutti noi. Chiedo quindi ai miei concittadini di vivere insieme, in una forma nuova, a distanza, questo prossimo San Nicola, con la promessa che il prossimo anno, una volta sconfitto il virus, torneremo a festeggiare questi momenti come abbiamo sempre fatto: per strada, nelle piazze e nelle riunioni di famiglia. Questo sarà il primo banco di prova in vista del Natale e dei prossimi mesi in cui, se continueremo a comportarci secondo le regole, potremo riconquistarci piccoli spazi di libertà».

lunedì 30 Novembre 2020

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Franco
Franco
3 anni fa

Siamo ai provvedimenti dittatoriali, non si può neppure transitare vicino alla, Basilica. Mai era accaduto nella storia di San Nicola.
Pare che Governo e ora pure Comune con Decaro vogliano vedere sin dove di può arrivare e sin dove la Chiesa è disposta a farsi fare portare nella rinuncia. Anche i fedeli però di tennero far sentire la loro voce contro questi provvedimenti privi di ogni fondamento scientifico o sanitario.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Stiamo tornando ai tempi dei romani con i cristiani chiusi nelle catacombe che non possono celebrare i loro riti che oggi sono riconosciuti dalla Costituzione. Eppure basta un Sindaco, che non consulta nessuno, ad annullarli.

Marco
Marco
3 anni fa

Solita retorica “non abbassiamo la guardia” oppure “torneremo a festeggiare”. Il problema non è che Decaro ripeta questi slogan abusati ma che qualcuno lo stia pure ad ascoltare.

Franco
Franco
3 anni fa

Ci vorranno molte Messe riparatrici per rimediare a questa offesa che non ha precedenti nella storia. E alla quale nessuno si sta opponendo chiedendo spiegazioni. Può un semplice Comitato per l'ordine pubblico sospendere libertà costituzionali al culto riconosciute anche da trattati internazionali con lo Stato Vaticano?

Marco
Marco
3 anni fa

Bisognerebbe capire di chi è l'idea di scaricare sul Prefetto (o Comitato per l'ordine pubblico) una scelta di tale portata. Uno scaricabarile?

Franco
Franco
3 anni fa

Decaro si sta prendendo il merito del divieto ma ovviamente un Sindaco non ha nessuna autorità di sospendere con una semplice ordinanza diritti riconosciuti dalla Costituzione. Glielo lasciano fare ma non può.