Cronaca

Traffico internazionale droga: 37 arresti tra Italia e Albania, sequestri per 40 milioni

La Redazione
Nel corso delle indagini sono state sequestrare circa tre tonnellate e mezzo di droga tra marijuana, cocaina e hashish, circa 7 milioni di dosi
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La DIA di Bari e le autorità albanesi stanno
eseguendo congiuntamente, tra Italia e Albania, 37 arresti di persone
ritenute responsabili di traffico internazionale di droga e sequestri
per 4 milioni di euro. L’operazione prevede il coinvolgimento anche
della Criminalpol, dell’Ufficio di Collegamento Interforze di Tirana e
della Polizia Albanese, nonché la collaborazione, in Italia, di
Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e della DIA di Foggia,
Lecce, Bologna, Roma, Napoli e Catanzaro

Nel corso delle indagini sono state sequestrare circa tre tonnellate e
mezzo di droga tra marijuana, cocaina ed hashish, per un valore di
oltre 40 milioni di euro e corrispondenti a circa 7 milioni di dosi.
Maggiori elementi sull’operazione saranno forniti nel corso di una
conferenza stampa che si terrà in mattinata.

C’è anche una fabbrica di produzione e commercio di caffè tra i beni
sequestrati a Valona, in Albania, nell’ambito dell’inchiesta delle
magistrature antimafia di Bari e Tirana su un traffico internazionale di
droga che ha portato all’arresto di 37 persone. I sequestri di beni,
per complessivi 4 milioni di euro, sono stati eseguiti tutti in Albania e
riguardano, oltre la fabbrica di caffè, anche una società di
distribuzione di bibite e alcolici, un’attività commerciale di prodotti
alimentari, un ristorante-bar, 15 appartamenti, un terreno edificabile,
sette autovetture di grossa cilindrata e un’imbarcazione munita di
potenti motori fuoribordo.

C’è anche un
carabiniere accusato di aver fornito informazioni riservate a un
narcotrafficante albanese tra le 37 persone arrestate oggi su
disposizione della Direzione distrettuale Antimafia a di Bari e
dell’autorità giudiziaria albanese. Al militare sono stati concessi gli
arresti domiciliari.

In Italia sono state arrestate 27 persone, 15
in carcere e 12 ai domiciliari. Altri dieci indagati sono stati
arrestati in Albania. I fatti contestati risalgono agli anni 2017-2018.
A quanto si apprende, il carabiniere coinvolto nell’inchiesta, poi
trasferito, all’epoca era in servizio in una stazione nella provincia di
Bari dove risiedeva il narcotrafficante. Agli atti dell’inchiesta ci
sono intercettazioni e le dichiarazioni di due collaboratori di
giustizia di nazionalità albanese. L’ordinanza di custodia cautelare è
stata firmata dal gip del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista.
L’indagine è stata coordinata dai pm della Dda Ettore Cardinali, Lidia
Giorgio e Daniela Chimienti.

Avrebbe contribuito alla fabbricazione di documenti di identità falsi
e fornito informazioni attinte dalla banca dati del Ministero
dell’Interno il carabiniere barese arrestato, con concessione dei
domiciliari, nell’ambito dell’operazione su un traffico di droga tra
Albania e Italia che ha portato all’arresto di 37 persone. Durante le
indagini, infatti, sono state sequestrare alcune carte d’identità
italiane contraffatte in Albania, intestate a ignari cittadini pugliesi,
utilizzate dagli albanesi per espatriare nel Nord Europa.
Il
procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, ha evidenziato che l’inchiesta ha
rivelato un «fenomeno che ha visto la criminalità albanese impegnata nei
traffici avvalersi di manovalanza pugliese e anche di personalità
deviate delle istituzioni
».

martedì 30 Giugno 2020

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Franco
Franco
3 anni fa

Il consumo di marijuana tra i giovanissimi e non baresi è un fenomeno sottovalutato. Molti assembramenti serali dell'umbertino non sono altro che piazze di mercato, con venditori in bici elettriche che fanno la spola indisturbati tra Bari vecchia e il lungomare

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Non so se bisogna essere più contenti per i 37 arresti o dispiaciuti per le migliaia di consumatori che dovranno ora rivolgersi altrove.