Cronaca

Spaccio a domicilio e pusher reclutati nella ‘Bari bene’: così rifornivano Picone e Poggiofranco

La Redazione
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Lotta tra clan per il controllo del spaccio a Bari
Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Dda di Bari, partite da un ferimento avvenuto nel 2016 a Poggiofranco
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Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 10 persone, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di soggetti affiliati e contigui al clan “Palermiti” e “Capriati” operanti nella città di Bari, ritenuti responsabili di danni aggravati, detenzione e porto abusivo di armi, rapina, furto e di costituzione di una associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo di Bari San Paolo, coordinate dalla Procura della Repubblica – DDA – del Capoluogo pugliese, affrontate in seguito al ferimento di DGP, avvenuto il 23 settembre 2016 a Bari Stradella del Caffè, quartiere di Poggiofranco.

Gli investigatori sono riusciti a ricostruire la causa dell’agguato: un contrasto maturato negli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti e finalizzato ad imporre il proprio mercato illegale di stupefacenti nel quartiere Poggiofranco.

Nel corso delle complesse attività investigative volte a raccogliere tutte le fonti di prova richieste per identificare gli autori del ferimento, è stata scoperta una articolata associazione per delinquere di stampo mafioso, dedita al traffico ed alla gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti, capeggiata da LM ( già condannato in passato per 416 bis cp) e LG, riconducibili entrambi al clan “Capriati”.

Le risultanze investigative hanno avuto pieno riscontro e conforto dalle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia circa le responsabilità degli autori del ferimento e in ordine all’operatività dell’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, articolata gerarchicamente con regole ben definite. Ulteriori riscontri sono stati assegnati dai sequestri in particolare quello del 5 giugno 2018 allorquando è stato individuato dalla base logistica di LM con sequestro di una pistola calibro 9 x 17 e oltre 50 Kg. di sostanza stupefacente.

Nel corso delle odierne operazioni, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 61.000 € in contanti all’interno di un borsone occultato sotto il letto di uno degli arrestati, oltre che 110 grammi di marijuana e 50 di cocaina, trovati e sequestrati a carico di ignoti, all’interno di alcuni pneumatici riempiti di terra e accatastati subito fuori dall’abitazione di un’altra delle persone colpite dalle odierne ordinanze.

lunedì 15 Giugno 2020

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