Cronaca

Mascherine irregolari e farmaci cinesi spacciati come ‘anti-covid’: raffica di sequestri e denunce

La Redazione
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Mascherine irregolari e farmaci cinesi spacciati come 'anti-covid': raffica di sequestri e denunce
41 gli interventi compiuti in attività commerciali che vendevano prodotti anti-contagio ricorrendo a pratiche commerciali illecite e fraudolente
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Proseguono senza sosta le attività di controllo economico del territorio per contrastare le condotte di chi – approfittando dell’attuale situazione emergenziale correlata alla diffusione del nuovo “coronavirus“ – pone in essere manovre speculative sui prezzi al pubblico dei prodotti anti-contagio (mascherine, igienizzanti/disinfettanti, etc.) o, comunque, ricorre a pratiche commerciali illecite e fraudolente.

In particolare, con la progressiva ripresa delle attività economiche e
a seguito della necessità di garantire la salubrità degli ambienti di
lavoro nonché il rispetto dei protocolli di sicurezza siglati a livello
nazionale, è esponenzialmente aumentata la richiesta di dispositivi di
protezione individuali nonché delle mascherine chirurgiche e filtranti.
Pertanto, le Fiamme Gialle baresi hanno intensificato i controlli presso
le diverse tipologie di esercizi pubblici che offrono in vendita tali
prodotti, sviluppando gli input investigativi acquisiti anche grazie
alle numerose telefonate effettuate alla Sala Operativa del Comando
Provinciale di Bari da cittadini esasperati – che hanno contattato il
numero gratuito di pubblica utilità 117 – per segnalare varie
situazioni sospette.

Pertanto, 100 militari dei Reparti dipendenti dal I Gruppo Bari hanno
eseguito in provincia di Bari 41 interventi, tra controlli di polizia
economico-finanziaria e perquisizioni di iniziativa, nei confronti di
imprese operanti nei seguenti settori: supermercati; ferramenta;
commercio al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici; commercio al
dettaglio di prodotti per la casa; commercio al dettaglio di saponi e
detersivi; commercio al dettaglio di articoli di profumeria; commercio
al dettaglio di parti e accessori di autoveicoli; commercio al dettaglio
di giochi e giocattoli.

Gli accertamenti – che proseguiranno nei prossimi giorni – hanno
avuto per oggetto sia il riscontro della corretta applicazione delle
prescrizioni recate dal Codice del consumo nonché dalle normative di
settore che disciplinano i requisiti necessari ed essenziali di salute e
di sicurezza per i prodotti posti in vendita a tutela dei consumatori,
sia il riscontro dei prezzi dei prodotti anti-contagio onde accertare
il loro ingiustificato rincaro a seguito dell’insorgere della pandemia
di “COVID 19”.

venerdì 15 Maggio 2020

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