Cronaca

Inchiesta sul crac delle Fse, concluse le indagini dopo due anni: 21 indagati

La Redazione
Tra le ipotesi di reato contestate a vario titolo anche una presunta "bancarotta fraudolenta preferenziale in favore del creditore Bnl" che sarebbe stato favorito nei pagamenti rispetto ad altri
1 commento 342

Nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, su delega di questa Procura della Repubblica, stanno eseguendo la notifica del provvedimento di Avviso all’indagato di conclusione delle indagini preliminari e informazione sul diritto di difesa nei confronti di n. 21 soggetti, alcuni dei quali costituenti il management di un noto istituto bancario di livello nazionale, nonché del rappresentante legale pro tempore della società di trasporto pubblico pugliese FSE s.r.l..

Le ipotesi di reato contestate ai soggetti destinatari del prefato avviso, al termine di una complessa attività di indagine protrattasi per oltre due anni, riguardano il reato di bancarotta fraudolenta preferenziale in favore del creditore BNL e di bancarotta fraudolenta impropria per effetto di operazioni dolose che cagionavano il fallimento della società “Ferrovie Sud Est S.r.l.”- società ora incorporata nel gruppo Ferrovie dello Stato – e la conseguente ammissione della stessa alla procedura concordataria, in palese violazione della par condicio creditorum.

La Procura della Repubblica di Bari contesta anche la circostanza secondo la quale il citato istituto bancario sia stata favorito in danno di tutti gli altri creditori, mediante pagamenti preferenziali eseguiti in favore dell’istituto di credito, causando in tal modo la conseguente compressione delle ragioni degli altri creditori di FSE che, al contrario, vedevano aumentare a dismisura i tempi di realizzazione delle proprie pretese creditorie.

mercoledì 11 Settembre 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Franco
Franco
4 anni fa

Ormai non si ha neppure il coraggio di nominare gli indagati e dire di quale colossale crack sono stati accusati. È gia tanto che si parli di BNL e non di generico “istituto bancario”.