Cronaca

Casamassima, tenta di sequestrare un minore: i carabinieri arrestano 35enne

La Redazione
L'uomo è un censurato senza fissa dimora di origini indiane
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I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Casamassima hanno tratto in arresto, per tentato sequestro di minore e resistenza a pubblico ufficiale, un 35enne di origine indiane, censurato e senza fissa dimora.

L’uomo, nella serata di ieri, nei pressi della locale villa comunale, si è avvicinato al conducente di un’autovettura, e ha iniziato ad urlargli di consegnare il bambino di cinque anni, entrato da poco nel veicolo con il padre, il tutto sotto gli occhi di numerosi testimoni. Il malintenzionato ha assunto da subito un atteggiamento violento, cercando prima di aprire lo sportello lato passeggero e successivamente di estrarre dal finestrino il minore afferrandolo per il braccio destro. La tempestiva reazione del padre che è riuscito a vincere la resistenza dello straniero e subito dopo a bloccare portiere e finestrini, ha interrotto l’intento criminoso dell’indiano.

Quest’ultimo non datosi per vinto, ha continuato a picchiare sul cofano dell’autovettura per poi porsi all’inseguimento a piedi del veicolo una volta in marcia.

Grazie all’immediato intervento dei militari della locale Stazione, che stavano pattugliando il territorio, lo straniero è stato bloccato proprio mentre correva lungo la pubblica via nel tentativo di raggiungere il predetto veicolo. Durante queste fasi, l’uomo ha cercato di divincolarsi dalla prese dei militari, scalciando e spintonandoli.

Le vittime fortunatamente non hanno riportato lesioni, ma di sicuro come raccontato dal padre sono rimasti impietriti e terrorizzati dal comportamento tenuto dallo straniero.

Al momento sono in corso accertamenti e approfondimenti per appurare i motivi del gesto.

L’uomo tratto in arresto, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Bari, ove rimarrà a disposizione dell’ A.G.

giovedì 20 Giugno 2019

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Franco
Franco
4 anni fa

Descrivere come “tentativo di sequestro” (a che scopo?) un gesto collegabile unicamente a uno stato di alterazione mi pare una esagerazione. Non si è mai visto un “sequestratore” che chiede addirittura che gli venga consegnato il bambino, per giunta privo di armi e che deve poi allontanarsi a piedi con il sequestrato. È tutto surreale. La vicenda,andrebbe riportata in quella che è realmente senza scenografia cinematografica.