Cronaca

Rifiuti e incivili: 552 le sanzioni dall’inizio del 2019

La Redazione
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Rifiuti e incivili: a Bari 552 le sanzioni dall’inizio del 2019
Il bilancio delle sanzioni elevate dall'inizio dell'anno dalla Polizia locale: 120 gli sporcaccioni beccati grazie alle telecamere
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Sono 552 le sanzioni elevate su tutto il territorio cittadino dall’inizio del 2019 nell’ambito delle attività di controllo svolte dalla Polizia locale per il corretto conferimento dei rifiuti e per il contrasto all’abbandono selvaggio degli ingombranti.

Nella maggior parte dei casi le multe riguardano cittadini sorpresi a conferire i sacchetti dell’indifferenziato fuori orario (187), ma non mancano i baresi che ancora si ostinano a non differenziare (140), a buttare per terra mozziconi di sigarette, cartacce e fazzolettini (22), a non raccogliere le deiezioni dei propri cani (10).

Un capitolo a parte è quello delle sanzioni comminate a persone non residenti a Bari che sfruttano i cassonetti su strada per liberarsi di rifiuti prodotti altrove: sono infatti 130 i residenti in Comuni limitrofi colti in flagranza dagli agenti.

Sebbene la tendenza sia in diminuzione rispetto al passato, dal 1° gennaio all’8 febbraio anche 11 titolari di utenze commerciali sono stati multati per non aver conferito gli imballaggi di cartone secondo quanto previsto dalla vigente ordinanza sindacale.

A questi numeri si aggiungono infine 12 sanzioni per abbandono di rifiuti ingombranti e 40 per abbandono stradale di sacchetti nei quartieri serviti dalla raccolta porta a porta.

Per contrastare comportamenti scorretti e monitorare le zone della città, segnalate sia dai cittadini sia dagli operatori Amiu, dove con maggiore frequenza si verifica l’abbandono illegittimo di rifiuti di ogni tipo, prosegue inoltre l’impiego di fototrappole, grazie alle immagini delle quali sono stati individuati 120 responsabili, singoli cittadini e piccole aziende.

Più di 50 delle 120 complessive sono state elevate al di sotto del ponte della stazione della Bari Nord Palese Macchie dove il lunedì e il giovedì sosta l’Igenio, il mezzo mobile di Amiu che funge da centro di raccolta multi-materiale. Mentre le altre foto trappole sono state posizionate presso il mercato di via Vaccarella a Carbonara, in strada San Giorgio Martire e in stradella San Pasquale.

“Nonostante anche i bambini ormai conoscano le poche regole per il corretto conferimento dei rifiuti – commenta l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli – sono ancora troppi i baresi che credono di poter evitare di fare la differenziata o di ignorare le fasce orarie individuate per il conferimento dell’indifferenziato. La stragrande maggioranza dei cittadini ci segnala singoli comportamenti scorretti chiedendoci di sanzionarli, perché le cattive abitudini di pochi, purtroppo, incidono concretamente sulla percezione generale di igiene e pulizia e sulla qualità dell’ambiente urbano. Abbiamo fatto grandi passi in avanti grazie all’impegno quotidiano degli agenti della Polizia locale e all’utilizzo delle fototrappole, con cui riusciamo a individuare molti di coloro che non rispettano le regole pensando di fare i furbi, ad esempio abbandonando i rifiuti sotto il ponte di Palese Macchie dove, due volte a settimana, si posiziona il mezzo mobile di Amiu che funge da centro di raccolta. Il fatto, poi, che oltre un quarto delle sanzioni si debba al fenomeno della migrazione dei rifiuti, è particolarmente grave perché quella tipologia di sanzione non solo contribuisce al degrado ma comporta costi aggiuntivi per il servizio comunale in termini di smaltimento.

Per questo, per il rispetto che dobbiamo alla nostra città e a tutti i baresi che dimostrano senso civico e responsabilità, continueremo senza sosta a sanzionare i comportamenti scorretti”.

mercoledì 13 Febbraio 2019

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Franco
Franco
5 anni fa

Io non farei troppa pubblicità a questi filmati. Tenuto conto che le pur numerose multe.sono sempre poche rispetto ai comportamenti incivili, la cittadinanza barese non ne esce affatto bene. Sembriamo un branco di selvaggi a cui piace trasgredire, così tanto per sentirsi furbi.