Cronaca

Estorsioni ai negozianti e intimidazioni, fermato “clan” di giovanissimi contiguo agli Strisciuglio

La Redazione
close
Estorsioni ai negozianti
I destinatari dell'ordinanza emessa dalla Dda hanno tra i 19 e i 22 anni
scrivi un commento 602

Nel primo pomeriggio di sabato scorso, a Bari, la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di sette giovanissimi: CALDAROLA Ivan di anni 19, RAGGI Antonio di anni 19, detto “Tonio con gli occhiali”, D’ADDIEGO Federico di anni 19, MOREA Simona di anni 20, CASSANO Giovanni Claudio di anni 24 e LAMANUZZI Vito di anni 22, gravemente indiziati, a vario titolo, di tentata estorsione aggravata, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.

Il settimo indagato, inizialmente irreperibile, RAGGI Antonio di anni 19, detto “il biondo”, è stato bloccato ieri mattina nell’aeroporto di Bari-Palese al rientro dalla località turistica di Sharm el-Sheikh.

Sono tutti ritenuti componenti di un gruppo criminale con base operativa nel quartiere Libertà, contiguo al clan “Strisciuglio”, al cui interno le attività investigative hanno evidenziato il ruolo egemone di Caldarola Ivan, figlio di Lorenzo Caldarola, attualmente detenuto e “storico” esponente di spicco del clan.

Le indagini sono state avviate dalla Squadra Mobile nel novembre scorso, a seguito dell’incendio dei locali di una ditta di onoranze funebri del quartiere Libertà come ritorsione del mancato pagamento di quanto richiesto dal clan.

Il gruppo criminale, la sera del 24 dicembre scorso, si è reso inoltre responsabile di una vera e propria “stesa”, esplodendo numerosissimi colpi d’arma da fuoco, in aria e all’indirizzo di una saracinesca di un circolo ricreativo del quartiere Libertà; il numero dei colpi e la loro rapida successione fanno ritenere che tale gesto non sia stato altro che la manifestazione della potenza criminale del gruppo, della capacità di intimidazione nei confronti della collettività e di controllo del territorio di loro pertinenza (appunto il quartiere Libertà di Bari).

La pericolosità di Ivan Caldarola è emersa ancor di più nelle ore immediatamente precedenti il fermo, quando lo stesso si è attivato per reperire un fucile kalashnikov in pochi giorni, da utilizzare verosimilmente per ben più gravi azioni criminali.

Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti cautelari sono state eseguite numerose perquisizioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare due pistole, 50 munizioni di vario calibro, un giubbotto antiproiettile, 300 grammi di eroina e 22 grammi tra hashish e marijuana.

Nella giornata di ieri 2.1.2019 il Gip di Bari ha applicato a tutti gli indagati la custodia cautelare in carcere.

giovedì 3 Gennaio 2019

(modifica il 7 Giugno 2022, 12:46)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti