Tre ore e 25 minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia sono costate care alla Ryanair.
Ammonta a 1.750 euro, infatti, l’indennizzo che la compagnia low cost irlandese ha dovuto sborsare a 7 passeggeri pugliesi del volo che lo scorso 12 ottobre sarebbe dovuto atterrare all’aeroporto di Torino Caselle alle 17.55, ma che è giunto nello scalo piemontese solo alle 21,20, essendo partito dall’aeroporto Woytila di Bari solo alle 20.
Duecentocinquanta euro a testa ai sette pugliesi, assistiti dall’avvocato barese Alessandro Zupa, come prevede il regolamento europeo n. 261 del 2004, per un ritardo di oltre due ore, non giustificato da “circostanze eccezionali” e avvenuto su una tratta inferiore ai 1500 chilometri.
La compagnia di mr. O’Leary non ha battuto ciglio: ha pagato la sanzione, per giunta nei termini (10 giorni) previsti dalle stesse norma europee.