Ribaltando la sentenza di primo grado, la Corte di assise di appello di Bari ha assolto “per non aver commesso il fatto” Antonio Colamonico, accusato dell’omicidio della 29enne italo-brasiliana Bruna Bovino. La donna fu uccisa con 20 colpi di forbici e strangolata il 12 dicembre 2013, nel centro estetico che gestiva a Mola di Bari.
Colamonico sarà scarcerato oggi stesso, dopo oltre quattro anni e mezzo di detenzione in carcere.
Fu arrestato nell’aprile 2014. In primo grado era stato condannato a 25 anni per omicidio volontario e incendio doloso. Quest’ultimo sarebbe stato appiccato dall’assassino – secondo l’accusa – per cancellare le prove del delitto appena compiuto. Il corpo della vittima, infatti, fu trovato semicarbonizzato sul pavimento del centro estetico, fra brandelli di indumenti e sangue.