Oltre 2.200 ordigni bellici piccoli e medi (proiettili, granate, bombe a mano, inneschi) sono stati scoperti e rimossi dai palombari del Gruppo operativo subacquei (Gos) del Comando subacquei e incursori della Marina Militare (Comsubin), nel porto di Bari.
Le munizioni erano di fronte alla zona di ormeggio delle navi da crociera e grandi navi veloci. L’operazione subacquea ha consentito di individuare moltissimi residuati bellici per i quali è stata disposta la bonifica urgente.
Sono stati svolti 99 giorni di attività d’immersione, che hanno consentito di rimuovere e distruggere un totale di 2.219 ordigni, ripristinando così le condizioni di sicurezza del porto.
Operazioni analoghe si sono tenute anche in Toscana e in Veneto: complessivamente – precisa una nota della Marina Militare – nelle tre operazioni sono stati neutralizzati, con la collaborazione dell’esercito 4.813 ordigni esplosivi convenzionali.