Tre persone sono state arrestate ieri a Bari dai Carabinieri. Si tratta di un 18enne di sua madre, una 50enne, bloccati a Bari Vecchia. In manette è finito anche un 30enne, cognato del giovane.
La donna e il suo figlio dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di munizioni. Il loro parente è stato arrestato dopo un’aggressione ai carabinieri, negli uffici del Nucleo radiomobile.
I primi due arresti attorno alle 21, durante un controllo in un vicolo di Bari Vecchia. La 50enne e il 18enne erano seduti a un tavolo per strada e, alla richiesta dei documenti, il ragazzo ha tentato di fuggire. È stato fermato dopo un breve inseguimento a piedi e trovato in possesso di uno zaino a tracolla con all’interno 119 bustine contenenti marijuana, per un peso complessivo di 592 grammi, 13 involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di 2,5 grammi e 795 euro in contanti, ritenuti frutto dello spaccio.
Nell’abitazione del giovane, dove convive con la madre, sono stati trovati 1 busta contenente 110 grammi di marijuana, un bilancino, 31 pacchi contenenti oltre 15mila bustine di plastica.
Nelle immediate adiacenze dell’abitazione, nascosti tra scarti di edilizia riconducibili ai due, sono stati scoperti 10 proiettili calibro 7,65, una busta contenente 260 grammi di marijuana e una busta con 40 grammi di mannite. sostanza da taglio. Il tutto è stato sequestrato.
Per il 18enne si sono così aperte le porte della Casa circondariale di Bari, mentre per sua madre quelle del carcere di Trani.
Il terzo arresto è scattato nella notte. Attorno alle 3.30, un 30nne con precedenti, cognato del giovane, è giunto nella sede degli uffici del Nucleo radiomobile dei Carabinieri, in via Fanelli per consegnare alcuni abiti ai due arrestati. In caserma, senza alcun motivo, ha lanciato gli effetti personali contro i carabinieri, inveendo e minacciando i militari. È stato invitato a fornire le proprie generalità, si è rifiutato e ha aggredito un carabiniere. Anche il 30enne è stato rinchiuso in carcere con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Fatto molto bene. Onore alle Forze dell'Ordine.