Cronaca

Pesce avariato e senza garanzie, raffica di sequestri

La Redazione
Controlli massicci della Guardia costiera per le festività natalizie. Finora sigilli a oltre due tonnellate di prodotti
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È tuttora in corso e si concluderà al termine delle festività natalizie la tradizionale attività di controllo sulla filiera della pesca messa in campo dalla Guardia costiera.

I militari, coordinati dal 6° Centro di controllo area pesca della Direzione marittima di Bari, sono impegnati in capillari controlli nei rivenditori all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici, per scongiurare, in un periodo di consumo intenso come quello natalizio, rischi di carattere igienico-sanitario e frodi alimentari ai danni dei consumatori.

L’operazione, denominata appunto Dirty market, ha già fatto registrare dati significativi in tutta la Puglia per numero di controlli e quantitativi di prodotto ittico posto sotto sequestro: 752 controlli complessivi e oltre due tonnellate e mezza (2.650 chili, per la precisione).

Si tratta in larga misura di prodotto di dubbia provenienza privo di etichettatura, tracciabilità e informazioni obbligatorie, spesso in cattivo stato di conservazione, a volte già sfilettato e ridotto in tranci in modo da non consentire l’individuazione della tipologia e specie.

Tra i sequestri di rilievo spicca la scoperta, da un grossista alimentare di prodotti etnici di Casamassima, di 220 chili di prodotto ittico vario congelato, con denominazioni commerciali e scientifiche non incluse nell’elenco delle specie ittiche di interesse commerciale (tra cui pesce essiccato privo di tracciabilità). A Rutigliano in una pescheria sono stati scoperti tre vasconi pieni di acqua: all’interno 290 chili di molluschi bivalvi (ostriche, cozze, vongole, fasolari) destinati alla commercializzazione e posti sotto sequestro per violazioni delle norme igienico-sanitarie.

A Santo Spirito il sequestro ha riguardato un deposito abusivo per lo stoccaggio e la lavorazione di prodotto ittico, in precarie condizioni igienico-sanitarie, con celle frigo ossidate. All’interno 200 chili di prodotti vari in cattivo stato di conservazione. Nella mattinata di ieri, il militari hanno proceduto al sequestro di altri 850 chili di pescato di privo di tracciabilità in zona San Giorgio, in un grossista che funge anche da centro di spedizione.

«Come si può comprendere – commenta la Marina militare – il pericolo è dietro l’angolo, ed è quindi necessario, ancora una volta, richiamare l’attenzione dei consumatori affinché non effettuino incautamente acquisti di prodotto ittico di dubbia provenienza o venduto in violazione delle più elementari norme igienico-sanitarie»..

sabato 23 Dicembre 2017

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