Cronaca

Covid devastante su immigrati: «Attivare e rafforzare Consigli territoriali per l’immigrazione»

La Redazione
La lettera ai prefetti del Comitato "Io accolgo"
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La pandemia ha colpito tutti, ma ha avuto effetti differenziati in rapporto ai vari contesti sociali e territoriali. L’impatto è stato devastante sulle famiglie povere, sui lavoratori precari, su quelli immigrati e sulle loro famiglie a causa di pregresse condizioni e di carenza di politiche id integrazione e inclusione

Con questa lettera il comitato “io accolgo” invita i prefetti ad attivare i Consigli territoriali per l’immigrazione in applicazione della legge in vigore, per verificare l’impatto della pandemia sulla popolazione immigrata, prevenire conseguenze più gravi e indicare ai territori adeguate politiche finalizzate a favorire l’integrazione.

Ai prefetti è stato chiesto che i Consigli Territoriali per l’Immigrazione vengano convocati, rafforzati e resi operativi dove esistono, di provvedere alla loro formazione e funzionamento laddove non esistono più al fine di richiamare i diversi attori alle proprie responsabilità e aprire i tavoli di confronto che sicuramente potranno dare un contributo fondamentale ai territori nel tracciare la strada verso una vera integrazione-inclusione e, soprattutto, dare risposte a tante fragilità onde rompere i muri dell'isolamento e della discriminazione.

Ecco il testo della lettera:

 

Premesso che:

-il Dlgs 286 del 25/07/1998 – Testo Unico sull'immigrazione-  con l'art. 3 comma 6 ha istituito i Consigli Territoriali per l'Imigrazione dove sono rappresentate le competenti amministrazioni dello Stato, la Regione, gli enti locali, gli enti e le associazioni localmente attivi nel soccorso e nell'assistenza agli immigrati, le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, con compiti di monitoraggio ed analisi delle problematiche connesse al fenomeno dell'immigrazione e  delle esigenze degli immigrati così come della promozione di adeguati interventi per favorire la loro integrazione socio-territoriale da attuare a livello locale;

-l'art. 57 del DPR n. 394 del 31 agosto 1999 ha disciplinato e regolamentato la formazione e i compiti dei CC.TT.I  e affidato al prefetto la responsabilità di assicurare la formazione e il funzionamento di detti consigli, effettivamente istituiti con DPCM del 18 dicembre 1999 in ciascuna provincia. Di conseguenza, al Prefetto è stata affidata la presidenza e le nomine dei componenti su designazione delle amministrazioni, organizzazioni, associazioni e enti interessati.

-con la circolare n. 312 del 14 gennaio 2015 il Capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, il prefetto Mario Morcone, ha rilanciato il ruolo di governance dei Consigli Territoriali per l'immigrazione tracciando le linee di indirizzo delle future attività e puntualizzando le linee generali di intervento in una serie di aspetti ritenuti fondamentali e imprescindibili al fine di ottimizzare i risultati che deve conseguire la pubblica amministrazione in termini di sviluppo e di governance dei processi di integrazione.

Si rileva che:

alla data 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti nella nostra regione erano 140.564 persone e, grazie al art. 103 del DL rilancio Italia, sono state presentate 11.067 domande di emersione per nuove lavoratrici e lavoratori. Gli stranieri in Puglia hanno un tasso di attività del 61,9%, sono maggiormente occupati nei settori dei servizi, dell'assistenza alle persone, dell'agricoltura e dell'edilizia. I lavoratori immigrati percepiscono una retribuzione media di 911,00 euro mensili inferiore di 353,00 euro rispetto alla retribuzione media dei lavoratori pugliesi. Sono spesso soggetti a lavoro precario, sfruttato, sottopagato, insicuro e rischioso per la salute. Molti cittadini stranieri vivono in alloggi in affitto, in condizioni igienico sanitari insufficienti e di affollamento per non parlare delle condizioni di vita di tanti uomini, donne e a volte famiglie che continuano a vivere negli insediamenti informali, nei casolari abbandonati e negli stabili dismessi. Sono ancora tanti i cittadini immigrati e le cittadine immigrate che continuano ad avere difficoltà nell'accesso ai servizi pubblici e ai diritti sociali, sanitari, di istruzione e di formazione anche linguistica.

La crisi che attraversa il Paese a causa della pandemia ha avuto e avrà effetti devastanti sulla tenuta economica, sociale e culturale dell'Italia. Essa ha colpito tutti producendo però effetti ed impatti differenziati in rapporto ai contesti sociali e territoriali. Ha messo a nudo  tante delle nostre debolezze, tra cui la carenza di reali politiche e azioni di integrazione rivolte agli stranieri che vivono e lavorano nella nostra regione. Ciò ha fatto sì che tanti lavoratori, lavoratrici e famiglie di immigrati risultino più fragili e meno preparati nell'affrontare la crisi pandemica sotto diversi aspetti, anche a causa dell'aggravamento delle loro pregresse condizioni sociali, e che  inevitabilmente, nel prossimo futuro, saranno tra coloro che rischiano di subire le conseguenze più drammatiche della crisi che stiamo vivendo.

Alla luce di quanto in premessa, il Comitato "Io Accolgo" della Puglia ritene necessario ed indispensabile riattivare i Consigli Territoriali per l'Immigrazione in applicazione della legge in vigore e al fine di svolgere concretamene e al più presto il proprio ruolo come strumento di rilevazione e analisi dei bisogni, di promozione delle attività e delle azioni che favoriscono l'inclusione dei cittadini immigrati nel tessuto sociale e di promozione della cultura dell'accoglienza e della solidarietà.

Pertanto, chiediamo che i CC.TT.I vengano convocati, rafforzati e resi operativi dove esistono, di provvedere alla loro formazione e funzionamento laddove non esistono più al fine di richiamare i diversi attori alle proprie responsabilità e aprire i tavoli di confronto che sicuramente potranno dare un contributo fondamentale ai territori nel tracciare la strada verso una vera integrazione-inclusione e, soprattutto, dare risposte a tante fragilità onde rompere i muri dell'isolamento e della discriminazione.

Comitato "Io Accolgo" Puglia

CNCA Puglia, CGIL Puglia, UIL Puglia, ACLI Puglia, ARCI Puglia, ASGI Puglia, Libera Puglia, Fondazione Migranti Puglia, Missionari Comboniani, Lega Ambiente Puglia, Rete Della Conoscenza Puglia, Action Aid, Alleanza Delle Cooperative Puglia, Centro Islamico Puglia, Caritas Bari-Bitonto, Coop. CAPS, Edizione Radice Futura, Abusuan,  Gruppo Lavoro Rifugiati, Ass. Etnie, Giraffa onlus, Oasi 2, Zona Franca, Saro Wiwa, Periplo ODV, Convochiamoci Per Bari, Alma Terra, Unsolomondo, Forum Per Cambiare L'ordine Delle Cose di Brindisi,Comitato Della Pace della Terra di Bari, scuola Penny Wirton, Ass. Nuova Eritrea Puglia, Ass. Bangladeshi in Puglia, Ass. Mama Africa, Ass. Origens, Ass. Michaela onlus.

venerdì 29 Gennaio 2021

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