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Stadio del Nuoto: «Comune al lavoro per restituire alla città una struttura più moderna e adeguata»

La Redazione
Gli assessori ai Lavori pubblici e allo Sport, Giuseppe Galasso e Pietro Petruzzelli, fanno il punto sulla situazione inerente lo stadio del nuoto, chiuso al pubblico in quanto inagibile nell'area esterna
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Gli assessori ai Lavori pubblici e allo Sport, Giuseppe Galasso e Pietro Petruzzelli, fanno il punto sulla situazione inerente lo stadio del nuoto, chiuso al pubblico in quanto inagibile nell’area esterna.

“L’attenzione dell’amministrazione comunale sullo Stadio del nuoto resta molto alta – dichiara Giuseppe Galasso -. Voglio tranquillizzare gli addetti ai lavori e i cittadini interessati che nei giorni scorsi hanno promosso una petizione a riguardo. Stiamo lavorando incessantemente per restituire alla città una struttura più moderna e adeguata alle esigenze attuali.

Al momento, però, la riapertura della parte esterna dell’impianto non è possibile, non per una scelta dell’amministrazione ma perché la piscina è inagibile a causa di una serie di cedimenti dei solai che circoscrivono la vasca esterna, nonché per sopravvenute problematiche dei sostegni della vasca, circostanze che determinano una condizione di scarsa sicurezza. I tecnici, che nei mesi scorsi hanno monitorato la situazione complessiva, hanno sia verificato l’impossibilità di porre in essere interventi temporanei efficaci per scongiurare la chiusura, sia predisposto una bozza di studio di fattibilità, valutando una spesa non inferiore a 3 milioni e 500mila euro per gli interventi strutturali da realizzare, cui si aggiungerebbero i costi necessari a ripristinare la parte impiantistica ormai obsoleta. Si tratta infatti di impianti che risalgono a molti decenni fa, all’epoca della costruzione dello Stadio del nuoto. Negli anni scorsi sono anche stati effettuati interventi importanti dal punto di vista strutturale la cui efficacia però, senza un programma complessivo di riqualificazione dell’impianto, rischia di essere vanificata trasformando il complesso sportivo in un cantiere continuo, con un susseguirsi di interventi onerosi e diffusi in più porzioni dell’intero immobile.

Sia in ragione dei costi elevati sia per la durata degli interventi (stimata in non meno di due anni comprese le fasi della progettazione e dell’indizione della gara), è quindi più opportuno rinnovare totalmente la struttura adeguandola ai tempi e risolvendo una volta per tutte le diverse criticità.

Pertanto, l’amministrazione comunale intende investire sullo Stadio del nuoto tutte le risorse di cui necessita, atteso che il costo dei singoli interventi, improcrastinabili per ripristinare l’agibilità, sarebbe comunque alto e che sono molti i problemi funzionali da risolvere anche nella parte coperta, attraverso una riqualificazione generale che interessi tutto l’impianto, ma che sia realizzabile per lotti funzionali separati.

Procederemo perciò tramite due distinti stralci di opere da mandare in gara: uno di adeguamento delle parti strutturali esterne, che potrà essere portato a compimento in totale autonomia, l’altro relativo alla parte indoor. L’obiettivo è quello di rinnovare completamente lo Stadio del nuoto, riqualificandolo secondo standard moderni in uso negli impianti attuali, raggiungendo livelli di efficientamento energetico al passo con i tempi e, soprattutto, risolvendo tutte le criticità presenti legate alla funzionalità della struttura, a più riprese rappresentate tanto dai gestori quanto dagli addetti ai lavori. Una su tutte è quella relativa alla vasca per tuffi, praticamente sottoutilizzata, che oggi non sarebbe nemmeno più utile con le caratteristiche attuali. Stesso discorso vale con la necessità di implementare le piscine esterne con una vasca baby che richiamerebbe numerose famiglie con bambini, e che ci risulta essere molto richiesta. Sempre all’esterno, ad esempio, sono presenti tribune per il pubblico, anch’esse obsolete e che necessitano di importanti manutenzioni: verificheremo se sia il caso di mantenere la configurazione attuale oppure optare per una soluzione con una minore capienza, al pari di ciò avviene oggi per gli stadi del calcio. Di contro, si potrebbe immaginare di implementare gli spazi esterni destinati al bagno di sole e alle superfici a prato o a verde attrezzato, riscoprendo usi e fruizioni della struttura outdoor oggi non consentite, favorendo così una maggiore frequentazione e utilizzo dell’impianto nel suo complesso. Ma non solo: anche l’impianto interno presenta diversi problemi quali infiltrazioni lungo alcuni camminamenti, disservizi negli spogliatoi o scarso rendimento dell’impianto energetico.

Per questo, nell’ottica di ridisegnare l’intera struttura, intendiamo lanciare un concorso di progettazione per tecnici specializzati nel settore, da espletarsi in tempi rapidi, che possa valorizzare tutte le componenti dell’impianto, prevedendo ad esempio anche l’apertura completa delle vetrate che oggi delimitano un lato della piscina coperta in modo da trasformare la zona contigua, oggi tristemente pavimentata, in uno spazio verde in cui i cittadini possano sostare e prendere il sole, spostandosi per fare il bagno nella contigua vasca interna che così risulterebbe utilizzabile 12 mesi all’anno. In questo modo avremo uno Stadio del nuoto con vasche olimpioniche, più funzionale, moderno e multiuso, in grado di attrarre non solo i cittadini baresi ma anche quelli provenienti dall’area metropolitana. Una struttura potenziata anche per la parte oggi dedicata alla piccola ristorazione, che assicurerebbe un pieno funzionamento dell’impianto anche nelle ore serali delle nostre lunghe estati.

Nel frattempo non saremo fermi ma continueremo a porre in essere tutti gli interventi manutentori ordinari e straordinari per la funzionalità dell’impianto indoor, a partire dalla sostituzione dei lucernai danneggiati dalle ultime grandinate o dagli interventi di manutenzione della vasca interna già calendarizzati per le prossime settimane, in modo da essere pronti per la ripresa delle attività”.

“Per vivere il futuro bisogna cambiare il presente – commenta Pietro Petruzzelli -. Per questo siamo impegnati nel ripensare l’impianto dello Stadio del nuoto, in particolar modo per quanto riguarda gli spazi esterni. Con i gestori dell’impianto siamo anche al lavoro per organizzare al meglio la riapertura per la seconda metà di agosto e per far ripartire le attività dei corsi di nuoto ma anche le attività agonistiche della pallanuoto e del nuoto sincronizzato. Ieri mattina abbiamo avuto l’ultimo incontro con i gestori per valutare l’impatto delle misure di sicurezza contro la diffusione del Covid-19, e abbiamo deciso di allargare anche la palestra e la sala pesi per rendere confortevole e più sicura l’attività sportiva”.

martedì 23 Giugno 2020

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Franco
Franco
3 anni fa

Scusate ma Decaro non aveva detto 2 settimane fa in tv da Mara Venier che a Bari mancavano i soldi anche per i servizi primari tipo nettezza urbana? Dove li ha trovati?