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100mila prestazioni sospese e assembramenti al poliambulatorio di via Fani: le soluzioni dell’Asl

La Redazione
Questa mattina la commissione Lavori pubblici del Comune di Bari ha ascoltato in audizione il direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce
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Questa mattina la commissione Lavori pubblici del Comune di Bari, presieduta dal consigliere Giuseppe Neviera, ha ascoltato in audizione il direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce, invitato ad illustrare le soluzioni individuate dall’azienda per risolvere il problema legato agli assembramenti presso l’unico presidio poliambulatoriale di via Fani.

Alla riunione, svolta su piattaforma telematica, hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro e i componenti della commissione Giuseppe Neviera, Pietro Albenzio, Nicola Amoruso, Antonio Ciaula, Giuseppe Di Giorgio, Pasquale Dirella, Filippo Melchiorre e Livio Sisto.

Siamo impegnati nella riorganizzazione di oltre 100mila prestazioni sanitarie sospese a causa del lockdown – ha spiegato Antonio Sanguedolce , abbiamo cominciato il recall delle prestazioni pendenti, riservando linee dedicate alle nuove prenotazioni, abbiamo potenziato il call center raddoppiando gli operatori e introdotto il sistema PagoPA per pagare il ticket in più sedi, non necessariamente al CUP, e a breve ci sarà di nuovo la possibilità di prenotare nelle farmacie, per rispondere alla domanda di salute dei nostri utenti ma soprattutto per evitare disagi e assembramenti nelle varie sedi dei distretti socio sanitari”.

«L’obiettivo della ASL – si legge in una nota – è non solo quello di riattivare i servizi ma di renderli sicuri, accessibili e più rapidi per tutti, evitando così il rischio di nuovi contagi. Con questa logica, presso la sede del distretto unico di via Fani, sono stati predisposti percorsi differenziati e protetti di ingresso e uscita: da oggi gli utenti accedono da via Melo attraverso un cortile, compatibile con il mantenimento delle distanze previste, e si sottopongono a triage prima dell’ingresso in struttura. Per uscire, invece, come indicato nella apposita segnaletica, vengono guidati verso il varco di uscita in via Fani.

D’intesa con il Comune, e nel rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione previste per legge, nel corso dell’incontro odierno la Asl si è resa inoltre disponibile ad accelerare la procedura per attivare gli ambulatori della sede di via Federico Vecchio, a Picone, già individuata in passato come possibile estensione del distretto, in modo tale da decongestionare le code e meglio distribuire l’utenza».

Siamo soddisfatti dell’attenzione dimostrata dal direttore della ASL in merito alle questioni poste nel corso dell’audizione di questa mattina – ha commentato Giuseppe Neviera -, sia con riferimento alla migliore organizzazione dell’accesso dei cittadini, a tutela della loro stessa salute, sia per quanta riguarda il progetto di alleggerire l’attività di via Fani con l’attivazione di una serie di servizi sanitari in via Federico Vecchio, nel territorio del Municipio II. Quanto alle difficoltà manifestate da alcuni utenti circa gli ausili protesici, abbiamo rappresentato al dottor Sanguedolce il nostro impegno nei confronti di diverse associazioni di categoria, per far sì che le procedure diventino più rapide ed efficaci. Dal canto nostro continueremo a seguire con attenzione la situazione e ci siamo dati un nuovo appuntamento tra due settimane per monitorare gli effetti delle misure adottate”.

La fase 2 non è la fine dell’emergenza – ha concluso Sanguedolce – e per questo sentiamo la necessità, in questo momento, di potenziare i mezzi telefonici e telematici per dare più alternative possibili ai cittadini per prenotare, pagare o cambiare il medico di base. Abbiamo investito nella tecnologia, tanto che realizzeremo un monitoraggio costante su come i cittadini rispondono a questi nuovi approcci ai servizi sanitari”.

giovedì 4 Giugno 2020

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Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Il caos è comunque continuato nonostante le riunioni operative per risolvere il problema. Ieri pomeriggio (4 giugno) ad esempio alcuni pazienti che si sono presentati in via Fani per la visita ortopedica, come da prenotazione, si sono visti rimandare indietro senza troppi complimenti da una addetta all'ingresso che li ha informati che sarebbero stati richiamati telefonicamente. Senza dire né quando né come visto che non sempre viene richiesto numero di cellulare.
Visite rimandate senza preavviso? L' addetta ha liquidato le giuste lamentele dicendo che “si doveva guardare la tv, che ne ha parlato”. Quando la toppa è peggio del buco.

Domenico Caradonna
Domenico Caradonna
3 anni fa

Mi pare che la Asl, in sinergia col Comune, avrebbe già dovuto predisporre tempi e luoghi per la ripresa di un servizio interrotto. E, quanto ai recall, si sarebbero dovuti attivare in fase di soluzione di continuità aggiornando il calendario ai pazienti in sospeso. Evitando che i suddetti si recassero in massa ad appuntamenti azzerati e che venissero rispediti a casa da un'operatrice come quella in cui si è imbattuta la signora Maria. Che la tecnologia invocata dal direttore Sanguedolce risolva al più presto il disagio di chi non può permettersi di aspettare le Calende greche.