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Centri servizi per famiglie: riprendono da remoto gli incontri di spazio neutro

La Redazione
Gli spazi neutri sono luoghi predisposti per tutelare il rapporto genitori-figli nei casi di separazione o divorzio della coppia
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Nei Centri servizi per le famiglie, su segnalazione del tribunale, ripartono dalla prossima settimana, in via sperimentale e a distanza, gli incontri di spazio neutro per continuare a garantire ai bambini il diritto alla famiglia nonostante le limitazioni dovute all’emergenza da Covid-19.

Gli spazi neutri sono luoghi predisposti per tutelare il rapporto genitori-figli nei casi di separazione o divorzio della coppia. L’obiettivo di questo servizio è quello di creare uno spazio neutrale e protetto dove genitori e figli possono incontrarsi alla presenza di operatori competenti, nello specifico assistenti sociali e psicologi, abituati a mediare i conflitti e supportare i genitori nel loro ruolo anche dopo la fine del rapporto di coppia. La finalità principale dello spazio neutro è fare in modo che il bambino possa continuare il suo rapporto affettivo con il genitore non affidatario, considerando che questo diritto è frequentemente messo a rischio dalla litigiosità dei genitori e da classiche situazioni di conflitto che si vengono a creare dopo la separazione, a meno che tutto questo non leda il prioritario interesse del minore.

A tutela della privacy e dei diritti dei minori, lo spazio neutro da remoto sarà regolamentato attraverso una serie di accorgimenti: ad esempio al colloquio saranno presenti esclusivamente i minori coinvolti e non il genitore affidatario o altri parenti e non sarà consentito effettuare alcun tipo di registrazione, audio o video, delle videochiamate, mentre i cellulari dei partecipanti allo spazio neutro dovranno essere spenti. Inoltre, in tutti i casi in cui gli operatori ritengano che non venga adeguatamente tutelato il benessere emotivo del minore, gli incontri saranno sospesi, come pure nel caso in cui, nel corso del colloquio, non vengano rispettate le modalità adeguate di conversazione fra le parti coinvolte.

L’incontro da remoto, in ogni caso, dovrà rispettare il setting di neutralità dello spazio neutro in presenza, utilizzando sfondi virtuali, se offerti dalla piattaforma telematica utilizzata, oppure collocandosi in una situazione che possa prevedere uno sfondo chiaro non connotato da elementi specifici.

Come assessorato al Welfare stiamo lavorando da settimane affinché si riprenda la centralità dei minori, degli affetti e delle relazioni che questa emergenza sanitaria ha compromesso – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalicospecialmente nelle situazioni più difficili in cui sono a rischio il benessere e il diritto alla famiglia dei figli di genitori separati o in fase di separazione. Gli interessi dei più piccoli sono sempre preminenti rispetto a quelli degli adulti, così come stabilito dalla Convenzione Onu. Esiste il diritto di ogni bambina e bambino, di ogni ragazza e ragazzo, di crescere nella propria famiglia e godere di una continuità affettiva, nonostante le ristrettezze legate alla diffusione del Covid – 19. Abbiamo la responsabilità di attivare forme e modalità nuove che mettano al centro le loro necessità affinché si possa ripartire con un altro sguardo ma senza mettere in discussione in alcuni modo i loro diritti fondamentali. In questa direzione abbiamo proposto un modello sperimentale di spazio neutro, che rappresenta uno dei servizi più delicati e complessi tra quelli portati avanti in rete con servizi socio-educativi, il Tribunale per i minorenni e i Centri servizi per le Famiglie”.

giovedì 21 Maggio 2020

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Silvio Pammelati
Silvio Pammelati
3 anni fa

Il Centro (ed. Abruzzo) del 13/08/19 pag. 12
famiglie e servizi sociali
Le contraddizioni nei casi di affido
Gentile Direttore, per evitare i casi di affido di minori a nuovi genitori è stato recentemente consigliato l’obbligo di videoregistrazione di tutti gli incontri tra operatori dei servizi sociali e famiglie prese in carico.l…
Da notare che invece, in caso di visite protette di un genitore, gli operatori delle cooperative gli vietano persino l'atto di farsi foto con figli con i quali va perfettamente in accordo. Gli assistenti sociali così non riconsegnano mai i figli al genitore, nonostante (i figli) siano in sintonia con lui. Silvio Pammelati Roma