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Migliaia di studenti in piazza per la giustizia climatica

La Redazione
Corteo a Bari con 3mila studenti: «Servono azioni concrete per fermare il cambiamento climatico»
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Studenti di Bari e provincia, 3mila per gli organizzatori, hanno sfilato nel centro di Bari per il quarto sciopero per il clima di Fridays For Future.

In conclusione, un’assemblea all’Università. In testa al corteo, lo striscione ‘Cambiamo il sistema, non il clima!’ per chiedere “ai governi mondiali azioni concrete per fermare il cambiamento climatico che distrugge il patrimonio culturale ed artistico e provoca sconvolgimenti economici e sociali”.

«Oggi – si legge in una nota delle organizzazioni studentesche – in occasione del Quarto Sciopero Globale per il Clima di Fridays For Future anche noi studenti e studentesse siamo scesi in piazza perché convinti che la battaglia per la giustizia climatica sia una battaglia per la giustizia sociale che parte dai luoghi della formazione. Eravamo migliaia in tutte le piazze pugliesi per il 4° Global Strike For Future per ribadire la necessità non più rimandabile di invertire la rotta dell’attuale sistema di sviluppo che sta portando al collasso il nostro Pianeta».

«Siamo convinti che la conoscenza giochi un ruolo fondamentale nel contrasto ai cambiamenti climatici. La scuola deve essere il luogo in cui fornire gli strumenti per analizzare criticamente l’attuale sistema di sviluppo e definirne uno nuovo, partendo dall’accessibilità e dalla qualità della didattica. Ancora oggi la nostra Regione preclude l’accesso all’istruzione a migliaia di studenti, rendendo impossibile governare democraticamente la transizione ecologica» dichiara Davide Lavermicocca, Coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia. “Contrasto ai cambiamenti climatici, accesso ai saperi e diritto a vivere in ambienti sicuri sono elementi inscindibili” continua Lavermicocca.

«E’ impossibile pensare di contrastare il cambiamento climatico senza prima reimmaginare il ruolo che gli studenti e i luoghi della formazione possono avere» dichiara Vittorio Ventura, Coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia.

Centrale è in questo senso un ripensamento del modello didattico e universitario per riuscire a concretizzare un modello di sviluppo ecosostenibile ed ecocompatibile, ma non si può prescindere dalla necessità di garantire un servizio di trasporti gratuito e di qualità per abbattere le emissioni climateranti – continua Ventura –. Ad oggi, le numerose mobilitazioni di questi anni sono riusciti a strappare la promessa della totale gratuità del trasporto pubblico alla Regione Puglia, ma non è sufficiente: servono azioni concrete, abbiamo solo 11 anni per cambiare radicalmente il sistema di sviluppo attuale o sarà troppo tardi».

»Per queste ragioni domani come studenti e studentesse oggi eravamo in piazza, perché vogliamo costruire a partire dalle nostre scuole, università e città un nuovo modello di società più giusto, equo e sostenibile» concludono Lavermicocca e Ventura.

venerdì 29 Novembre 2019

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Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Sono spaventosamente diminuiti però, come tutte le mode dopo un po' stancano.

Claudio Cagiano
Claudio Cagiano
4 anni fa

Servono azioni concrete, anziché fare manifestazioni al fine di saltare la scuola con cartella di cartone che, per chi non lo sapesse, sono fatti dagli alberi! Esatto proprio quello per cui protestano, lo sfruttamento del nostro pianeta!!! Raccogliere tutte le cartacce, sigarette e altra roba varia per fare qualcosa di veramente utile per il pianeta no? NO FRIDAY FOR FUTURE, YES ACTION FRIDAY