Una richiesta congiunta è stata rivolta al Presidente della Regione Puglia e al Prefetto di Bari, da parte del Sindacato Autonomo di Polizia di Bari, LAV, Animal Law, ENPA, per inserire l’opzione vegana nella ristorazione collettiva scolastica ed aziendale.
«Nel nostro Paese – si legge in una nota delle asscoiazioni – sono sempre in aumento le persone che scelgono di optare sia in modo fisso che occasionale, per l’alimentazione 100% vegetale. Secondo il 31° Rapporto Italia 2019, pubblicato all’inizio dell’anno da Eurispes, l’1,9% della popolazione sceglie di mangiare vegano (+1% rispetto al 2018, mentre insieme i vegetariani e i vegani sono il 7,3%).
Tenuti presenti i vantaggi – verificati da una moltitudine di studi e dai principali Istituti Scientifici – in termini di prevenzione e tutela della salute che un’equilibrata alimentazione a base vegetale procura e vista la recentissima attenzione sull’impatto ambientale del cibo e degli allevamenti in risposta all’allerta sui cambiamenti climatici lanciata dall’IPCC e dai Governi, il Sindacato Autonomo di Polizia di Bari, LAV, Animal Law, ENPA, hanno scritto al Presidente Emiliano e al Prefetto di Bari affinché i servizi di somministrazione dei pasti appaltati a livello regionale e provinciale possano rispettare le scelte etiche, salutistiche e ambientali degli studenti e dei lavoratori. In particolare un menù che comprenda opzioni vegane sarebbe fruibile anche dai vegetariani e dalle persone che soffrono di determinate patologie e rispetterebbe anche orientamenti etici e religiosi che sono sempre più diffusi sul territorio.
Sul piano economico, poi, gli eventuali maggiori costi di un’alimentazione a base vegetale sarebbero ampiamente compensati dalla riduzione delle patologie cardiovascolari, epatiche e neoplastiche, le cui cure incidono pesantemente sulla spesa sanitaria pubblica».