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Nuovo Pronto Soccorso, Emiliano: «Tra i migliori d’Italia e così saranno tutti gli altri di Puglia»

La Redazione
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Nuovo Pronto Soccorso a Bari
Realizzato secondo le indicazioni del programma ‘Hospitality', voluto da Regione Puglia e disegnato da ASSET – Agenzia per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, in collaborazione con Aress - Agenzia regionale per la salute
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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inaugurato questa mattina il nuovo Pronto Soccorso del Policlinico di Bari.

La sanità pugliese – ha detto Emiliano – è stata
profondamente risanata, l’abbiamo riorganizzata: era difficile per i cittadini
percepire tutto il lavoro che è stato fatto, compresa l’assunzione di 5 mila
persone che hanno compensato anche ai tanti pensionamenti, ma con un saldo
positivo ad oggi di oltre 500 dipendenti in più rispetto a quattro anni. Adesso
comincia il lavoro sulla percezione.

I pronto
soccorso di Lecce, di Foggia, di Bari, Brindisi, Taranto e Barletta saranno
profondamente cambiati: il modello di accoglienza è stato studiato ed è uguale
per tutti i pronto soccorso.

Ci siamo resi
conto che la percezione negativa del sistema nel suo complesso derivava
soprattutto dalle difficoltà nell’accoglienza, non tanto dei pazienti che
venivano gestiti sempre secondo le regole, ma soprattutto dei loro
accompagnatori: situazioni impossibili di attesa, informazioni che non
arrivavano mai, ansia che lievitava a dismisura. Questa riflessione ha dato vita ad una progettazione di un
modello di pronto soccorso che pensa al paziente senza trascurare il rapporto
con i congiunti, con gli accompagnatori. Soprattutto abbiamo creato
un ambiente civile, perché le persone vanno rispettate anche quando sono al
pronto soccorso.

Quello del Policlinico
di Bari è uno dei pronto soccorso migliori d’Italia, la stessa cosa
sta accadendo nel resto della Puglia dove stiamo ristrutturando questi reparti.

È dura,
perché in quattro anni cambiare tutto quello che in tanti anni nel passato era
rimasto identico non è facile, ma ce la stiamo mettendo tutta, grazie a una
fortissima spinta di popolo e con l’aiuto dei dipendenti del sistema sanitario
regionale pugliese. In poche unità, perché siamo 15 mila in meno che in Emilia
Romagna a parità di abitanti: non so come abbiamo fatto a reggere questa
differenza tra Nord e Sud, ma i nostri dipendenti stanno facendo il loro dovere
. Così come mi stanno aiutando moltissimo come devo dire anche ai tanti
cittadini che mi chiamano al telefono per segnalarmi le cose che non vanno il
mio numero di telefono.

L’ ultima
telefonata è di pochi minuti fa: il mio numero di telefono è
fondamentale perché il Presidente sappia quello che succede in ogni ambulatorio
in ogni luogo, in ogni lista d’attesa.

Bisogna che
io sappia, perché se nessuno mi segnala le cose è più difficile intervenire e
capire, per esempio, quando qualcuno si comporta male e prendere provvedimenti,
tutelando tutti quelli che si comportano bene, che sono il 99,9 per cento.

La sanità va
gestita tutti insieme perché io non posso essere ovunque in questa Regione: ho
bisogno dei cittadini, ho bisogno dei dipendenti e di creare una comunità che
farà l’ orgoglio della Puglia”

La struttura
inaugurata oggi è la prima ad essere realizzata secondo le indicazioni del
programma ‘Hospitality’, voluto dalla Regione Puglia e disegnato da ASSET –
agenzia per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, in collaborazione con
Aress. agenzia regionale per la salute e il sociale.

Erano
presenti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il rettore dell’Università degli
Studi di Bari, Stefano Bronzini, il direttore Generale del Policlinico,
Giovanni Migliore e il direttore generale di Asset, Elio Sannicandro, il
direttore del Pronto soccorso, Vito Procacci

“Oggi – ha dichiarato il sindaco di Bari Antonio Decaro – inauguriamo una nuova
struttura, di grande qualità estetica funzionale, che ridurrà sicuramente i
tempi di attesa e migliorerà il percorso di emergenza per i pazienti,
restituendo loro in primo luogo la dignità.

Questo
luogo non è solo il Pronto soccorso: questo è un luogo di cura, un luogo di
formazione, una sorta di città nella città e qui, grazie ad una
sinergia istituzionale che non si è mai interrotta nel tempo, continueremo a
lavorare, ciascuno per le proprie competenze, per trasformare il Policlinico in
un’area a verde, ben servita dal trasporto pubblico grazie alla nuova stazione
delle FAL, con un parcheggio multipiano – il Polipark – che oggi ci consente di
poter pensare di togliere le auto dal suo interno.

Credo che il
lavoro realizzato dimostri che quando le istituzioni lavorano insieme per un
obiettivo comune i risultati arrivano, e sono a beneficio di tutta la
comunità”.

Secondo il Dg
del Policlinico, Giovanni Migliore,
“questa opera la abbiamo fortemente voluta fino dal primo giorno del mio
insediamento, quando sono subito andato in Pronto soccorso perché ritengo sia
il reparto dove tutti noi abbiamo la necessità di avere la svolta che ci
aspettiamo.

Oggi cambia il punto di
vista del Policlinico, cambia il punto di vista nell’ottica di ridisegnare i
percorsi partendo dal paziente. C’è un nuovo accesso per un nuovo Policlinico
al servizio del paziente

Il reparto è innovativo ed è una sfida per il modello di
accoglienza che vuole mettere in atto, senza barriere.

Noi vogliamo
rendere palpabile la differenza tra chi arriva con la necessità di accedere a
una grande struttura specialistica come il Policlinico e chi invece ha bisogno
di essere accolto e assistito con alta intensità di cura immediatamente con
tutto ciò che è necessario: un’area intensiva, una radiologia di altissimo
livello con tecnologia unica in Italia, rispetto a chi ha bisogno di
un’area ambulatoriale dove i pazienti trovano qualcosa come 300mila prestazioni
l’anno in consulenza, dove trovano professionisti che li assistono.

Ci
auguriamo che prima o poi questo Pronto soccorso possa costituire
una svolta reale e i nostri pazienti si rendano conto che ogni
accesso- che costa 300 euro – è una risorsa che investiamo molto
volentieri ma che magari potremmo usare nel loro interesse per
offrire qualcos’altro. In più andiamo verso un policlinico “green”, con bus
navetta e gli alberi piantati grazie alla Regione che saranno piantati ovunque
La città sarà interconnessa grazie al treno e presto, con il completamento di
Asclepios III saranno disponibili nuovi 250 letto che sostituiranno quelli
nelle vecchie cliniche”.

Per il
direttore dell’UOC Pronto Soccorso, dott. Vito Procacci “oggi si apre, con una vera e propria rivoluzione
copernicana e grazie anche alle intuizioni e al lavoro di chi mi ha preceduto,
una cattedrale dell’accoglienza”.

Il direttore
generale dell’Asset, Elio Sannicandro,
ha puntato invece sulla “realizzazione di una governance organizzata con Aress
e Dipartimento Salute per rendere più accoglienti i luoghi di cura. Il gruppo
di lavoro che abbiamo istituito continuerà ad analizzare il problema
dell’accoglienza confortevole e sicura nei primi punti di accesso alla Sanità
in tutta la regione”.

Soddisfazione
è stata espressa anche dal rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini per la rinnovata
collaborazione tra Ateneo e Regione nella gestione del più grande ospedale
pugliese.

Oggi è stato
presentato anche il modello organizzativo che applica le nuove linee guida
ministeriali e il progetto di riorganizzazione aziendale dei percorsi
dell’emergenza.

Le Linee
Guida “Hospitality – L’accoglienza nelle strutture sanitarie pugliesi” sono un
progetto della Regione Puglia – Dipartimento Promozione della Salute realizzato
da Asset in collaborazione con Aress . Le Linee Guida offrono una innovativa
visione integrata dei servizi di accoglienza per pazienti e utenti.

Definiscono un sistema
identitario, comune e riconoscibile per gli ospedali, i PTA e la rete dei
centri territoriali di assistenza (poliambulatori, consultori, centri vaccini,
ecc.), declinando soluzioni esecutive, sostenibili e specifiche per la Puglia.

Sono
applicabili sia per il graduale adeguamento dei plessi preesistenti sia per la
realizzazione di nuove strutture sanitarie.

Pilastri
delle Linee Guida sono: il sistema identitario visivo, declinato e integrato
con segnaletica, allestimenti e arredi, governance e formazione.

La
cartellonistica e le grandi soluzioni murarie coniugano decorazione e sistema
informativo, quindi con risparmio di tempo sia per i cittadini nel chiedere
informazioni per orientarsi sia per il personale nel fornirle.

Dunque
informare e orientare, in spazi decorosi e gradualmente arricchiti di servizi e
comfort, come forma di efficienza e servizio.

Il tutto calato in un
sistema organico: un modello che, intervenendo sugli spazi interni (hall, sale
d’attesa, spazi comuni, pronto soccorso) ed esterni, si lega a una nuova
governance, con riorganizzazione di responsabilità e compiti che toccano le
figure decisionali per giungere a cascata sino al personale a contatto con i
cittadini.

Il modello di
governance integrata prevede infatti ruoli e competenze: ogni
struttura sanitaria dovrà avere un Responsabile
dell’Accoglienza (con un Referente operativo sul campo), un
Coordinamento formato dai responsabili di aree strategiche e un Team
Accoglienza riconoscibile che opera nei vari front office e nei servizi.

Per ciascuna figura
operativa si definiscono i relativi percorsi formativi.

L’organizzazione del
servizio di accoglienza individua una griglia di azioni e annessi processi
organizzativi: gli interventi adottati confluiranno poi nel Protocollo di Accoglienza di ogni singola struttura
sanitaria sulla base delle linee guida regionali.

I benefici attesi nel tempo riguardano tutti.

Per pazienti e
familiari: vivere e percepire una migliore qualità nell’accesso e permanenza
nella struttura.

Per la
struttura sanitaria: valorizzare e umanizzare gli spazi interni ed esterni;
contribuire a mitigare le soglie di conflittualità; concorrere a incrementare
produttività e reputazione della singola struttura e del sistema sanitario
pugliese. Per il personale: affinare la propria formazione in tema di
accoglienza; gestire in modo più efficiente il flusso di accessi; ridurre lo
stress occupazionale.

martedì 1 Ottobre 2019

(modifica il 7 Giugno 2022, 12:38)

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LOIODICE Giuseppe
LOIODICE Giuseppe
4 anni fa

Caro Presidente Emiliano mandi qualcuno dei suoi in incognito nei P. S. dei vari ospedali, cambierebbe n. in quanto sarebbe sommerso di chiamate. Le segnalo il P. S. di Corato dove per il triage non c’è mai nessuno e se si affaccia ogni tanto qualcuno si passa all’analisi del proprio caso