Riceviamo e pubblichiamo dalla Segreteria regionale di Legambiente Puglia
La firma del decreto di nomina di Francesco Tarantini a presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia chiude un lungo iter procedurale, che vedrà il nostro presidente alla guida di uno dei parchi più grandi d’Europa.
È una splendida notizia sia per il territorio del Parco sia per Legambiente Puglia, da sempre impegnata con i propri circoli nel tutelare e promuovere le aree protette regionali.
L’iter ha visto un consenso unanime e trasversale raccolto da Francesco Tarantini sul territorio, dimostrando che passione, dedizione e amore portano a fiducia e apprezzamento, al di là degli schieramenti politici. A prevalere è stato un forte senso di appartenenza al Parco, che richiede una guida competente e autorevole.
Sappiamo che Francesco Tarantini, così come ha fatto in questi anni alla guida di Legambiente Puglia, creerà nuove sinergie basate su cooperazione e partecipazione, stimolando al tempo stesso una collaborazione con le altre aree naturali protette della Puglia, con particolare attenzione all’aggiornamento della legge regionale n. 19 del 1997 sulle aree protette.
La nomina di Francesco Tarantini gratifica Legambiente Puglia in tutte le sue articolazioni, dai volontari, ai circoli, al direttivo e alla Segreteria regionale. È un segno di riconoscimento e apprezzamento per tutti noi che lavoriamo ogni giorno per tutelare l’ambiente.
Il nostro impegno sarà da oggi ancora maggiore, con alla base un gruppo dirigente rafforzato e responsabile, che supporterà nei prossimi anni il presidente regionale, fino a quando lo riterrà opportuno e potrà continuare a dedicare il proprio tempo e impegno a Legambiente Puglia.
Non abbiamo capito, anche in conseguenza del comunicato, se Tarantini è diventato presidente del Parco dell'Alta Murgia o Legambente ha avuto in gestione dalla Regione lo stesso Parco.
Molti pugliesi (figuriamoci gli stranieri) non sanno neppure dove comincia o dove finisce questo Parco dell'alta Murgia. Entità ancora astratta a causa di una cattiva comunicazione dei gestori. Ora è in mano a Legambiente che deve provvedere.
Non mi pare ad esempio che alle migliaia di crocieristi che sbarcano ogni giorno a Bari venga proposta una visita al Parco.
Potremmo parlare tutti con cognizione di causa del Parco dell'Alta Murgia se solo sapessimo bene dove si trova e a cosa serve.