Il TAR della Puglia ha sospeso con effetto immediato l’ordinanza
“plastic free” della Regione Puglia, che prevede il divieto di impiego
nei lidi balneari e nelle aree demaniali marittime di contenitori di
plastica per alimenti, tra cui le bottiglie in PET, bicchieri e altri
articoli monouso.
Per il Tribunale amministrativo, l’applicazione della
nuova Direttiva UE sulle plastiche monouso spetta allo Stato e non agli
Enti Locali.
Il Tar pugliese ha accolto il ricorso promosso dalle
associazioni dei produttori di acque minerali e di sorgente
(Mineracqua), dei produttori di bevande analcoliche (Assobibe), dei
distributori specializzati nella distribuzione Food&Beverage nel
canale Horeca (Italgrob) e della distribuzione automatica (Confida).
Ovvio il dispiacere per questa sentenza ma era fin troppo chiaro dall'inizio che quello contro la,plastica (.non tutta,a dire il vero) era un provvedimento spot della,Regione Puglia emanato senza considerare premesse elementari che il Tar ha evidenziato.
La lotta alla plastica, si spera, avrà in futuro più degni sostenitori. E comunque può nel frattempo essere portata avanti da tutti i cittadini di buona volontà, che faranno a meno di quel materiale, in spiaggia e altrove.
È chiaro però che in Italia comandano e legiferano le lobby.
Che figura di m…..are
A questo punto verrebbe voglia di appellarsi al Tar anche contro la raccolta porta a porta della plastica.Anche quella infatti viene imposta dai Comuni ma, seguendo la logica del Tar, dovrebbe essere regolata dallo Stato. L'unica differenza è che la differenziata della plastica la pagano i cittadini e nessuno si preoccupa di chiarire mentre il Plastic Free danneggia privati, che però sanno difendersi bene per tutelare i loro affari.
Non saremo mai free, liberi dalla plastica, a quanto pare ci tocca restare schiavi di questo sottoprodotto del petrolio per chissà quanto altro tempo. Le lobby che governano questo immenso mercato (gli attori del ricorso al Tar) hanno sempre deciso per noi è continuano a farlo. Contro di loro non basta certo qualche iniziativa spot della Regione.
Non è un affare da poco, in Italia vengono prodotte, commercializzate e poi diventano rifiuti da smaltire con denaro pubblico (Tari etc) ben 8.4 miliardi di bottiglie di plastica di acqua minerale.