Attualità

Al via la campagna “Io accolgo”, Arci: «Vogliamo una Puglia dei diritti che rigetti l’odio»

La Redazione
La campagna promossa da sindacati, associazioni ed enti vuole rispondere alle politiche restrittive del Governo su migrazioni ed accoglienza
3 commenti 217

Ieri, nel palazzo della Città Metropolitana di Bari, è
stata presentata la campagna “Io accolgo”.

La campagna promossa da
sindacati, associazioni ed enti vuole rispondere alle politiche
restrittive del Governo su migrazioni ed accoglienza che contribuiscono
al proliferare di messaggi di odio e violenze, anche fisiche, nei
confronti dei soggetti più deboli.

Con la
costituzione del Comitato Regionale CGIL, UIL, ACLI, ARCI, Asgi, Rete
della Conoscenza, Gruppo Lavoro Rifugiati, Edizioni Radici Future,
Abuswan, Libera, Actionaid, Cnca, Fondazione Migrantis, Padri
Comboniani, Legambiente, Alleanza delle Cooperative, Associazione
Musulmani in Puglia, Associazione Nuova Eritrea, Associazione
Bangladesh, intendono mettere in rete e dare visibilità alle esperienze
diffuse di solidarietà presenti in tutto il territorio regionale
attraverso iniziative ed azioni comuni.

La
deriva culturale e sociale che sta attraversando la nostra regione e
l’intero Paese è incentivata dal quadro normativo e dai messaggi
politici che questo Governo pone, peggiorando le già precarie misure
individuate dai Governi precedenti. Il Governo continua a promuovere una
guerra tra poveri che ha come unico obiettivo l’indebolimento di chi
vive ai margini della società
” dichiara Davide Giove, Presidente del
Comitato Regionale di Arci Puglia.

Chi crede
nei valori della democrazia, della solidarietà e dell’uguaglianza,
sanciti anche dalla nostra Costituzione, ha il dovere storico di non
restare indifferente
– continua Giove – Per questa ragione tutti i
soggetti regionali che per vocazione o prossimità progettuale oggi
decidono di fare massa critica comune

Fatti
della cronaca recente, come l’omicidio del Carabiniere nel centro di
Roma, sono l’altra faccia medaglia delle politiche di odio. Serve
coesione sociale per unire il nostro Paese sempre più diviso ed
imbarbarito: la Regione Puglia deve prendere in mano il governo dei
fenomeni presenti nel territorio pugliese, anche facendosi aiutare da un
tavolo di associazioni, sindacati ed enti che quotidianamente lavorano
in questo camp
o” conclude il Presidente di Arci Puglia

sabato 27 Luglio 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
3 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Franco
Franco
4 anni fa

I gruppuscoli dei circoli intellettuali ristretti della sinistra hanno scelto di occuparsi sempre e solo di minoranze illuminate. Riservando indifferenza, quando non disprezzo, alla gente comune, al popolo dei lavoratori e delle famiglie, accusate variamente di populismo e xenofobia. Tacciando ora come “odio” giustificati dubbi sulla gestione dell'immigrazione da parte di facoltose Ong e sul traffico di esseri umani dall'Africa al solo scopo di fornire manodopera a basso costo ai nostri campi di pomodoro.

Marco
Marco
4 anni fa

Accusare di “odio” un Paese come l'Italia che ospita attualmente 10 milioni di stranieri e 500mila profughi mi pare proprio una esagerazione con fini politici e propagandistici.

Marco
Marco
4 anni fa

La Puglia ha dato esempi di accoglienza al mondo intero, dagli albanesi in poi. È ingiusto fare campagne contro un presunto “odio” solo perché quella è la linea anti Governo inaugurata dal Pd e seguita da tutte le sue organizzazioni collaterali.