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Quartiere Libertà: “Cantieri Antimafia Innovativi”, ci sarà anche don Ciotti

La Redazione
Il quartiere cittadino, grazie all'Istituto Salesiano Redentore, è ancora una volta protagonista della lotta alla mafia
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Martedì 28 maggio 2019, dalle ore 17, la città di Bari con il suo quartiere Libertà, grazie all’Istituto
Salesiano Redentore, è ancora una volta protagonista della lotta alla mafia.

Alla presentazione del
progetto Cantieri ANTimafia Innovativi parteciperà anche Don Luigi Ciotti, al fine di promuovere la
cittadinanza attiva dei giovani e il miglioramento del tessuto urbano.

Un momento di denuncia delle mafie, una nuova proposta di percorsi di legalità in città e un’occasione di
festa: l’appuntamento da non perdere è per martedì 28 maggio 2019 quando, a partire dalle ore 17, nel
quartiere Libertà di Bari presso l’Oratorio dell’Istituto Salesiano Redentore, Don Luigi Ciotti,
presidente di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, interverrà alla presentazione del
progetto CANTI, Cantieri ANTimafia Innovativi.

Il progetto CANTI, Cantieri ANTimafia Innovativi
Finanziato dall’Unione Europea con il POR Puglia FERS-FSE 2014-2020, dalla Regione Puglia e dalla
Repubblica italiana, il progetto Cantieri ANTimafia Innovativi è un percorso sulla legalità rivolto ai
giovani.

A realizzarlo un’Associazione Temporanea di Scopo guidata dal capofila Istituto Salesiano SS Redentore
e composta dal CNOS-FAP Regione Puglia, dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” –
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, dalla Cooperativa Pane
Lavoro e Paradiso, dal Comune di Bari e dall’I.C. San Giovanni Bosco – Melo da Bari.

Gli obiettivi del progetto:
• Sensibilizzare e educare all’antimafia nei contesti urbani più a rischio di degrado sociale;
• Rafforzare la coesione sociale nei soggetti coinvolti, nelle loro famiglie, nelle comunità;
• Incrementare la sicurezza dei cittadini, promuovendo e valorizzando comportamenti compatibili con i
temi della responsabilità civile e della legalità, con potenziali di sviluppo economico dei territori.

Lo scopo ultimo è quello di incidere sui modelli culturali, sui valori di riferimento e sugli stili di vita dei
quartieri a rischio di devianza attraverso esperienze alternative, per attivare condizioni favorevoli a scelte di
cambiamento e legalità.

Come? Venti giovani di età compresa tra i 16 e 21 anni (selezionati dando
priorità a partecipanti i cui familiari sono senza lavoro) saranno inseriti per 3 anni in attività di formazione
frontale e negli Hub di progettazione, ripensando il modello di sviluppo locale in termini di sostenibilità
sociale e generazione di opportunità.

In programma:
• Spazio Hub Idee 1.0 – Fase Orientare e Progettare (primo anno);
• Formazione frontale e Start up Laboratori/Cantieri di Innovazione per i tre anni;
• Realizzazione di attività attraverso nuovi media e produzioni innovative (primo, secondo e terzo anno);
• Formazione on the job (secondo anno);
• Spazio Hub Idee 2.0 – Accompagnare e Facilitare (terzo anno);
• Crowfunding: studio e supporto (terzo anno);
• Best practices

Nel dettaglio, la formazione frontale e le Start up di Laboratori/Cantieri di Innovazione per tutti e tre gli
anni prevedono:
• Per il primo anno 80 ore di formazione frontale e 275 di laboratori, per un totale di 355 ore, con:
– laboratorio teatrale 50 ore, a cura di Alessandra Lanzellotta;
– laboratorio musicale 125 ore, a cura dei Bari Jungle Brothers;
– laboratorio multimediale con piattaforma digitale 50 ore, a cura di Silvio Boezio di LaboratorioCom;
– animazione pub 50 ore.
• Per il secondo anno 80 ore di formazione frontale e 239 di laboratori, per un totale di 319, con:
– laboratorio teatrale 38 ore, a cura di Alessandra Lanzellotta;
– laboratorio musicale 125 ore, a cura dei Bari Jungle Brothers;
– laboratorio multimediale con piattaforma digitale 38 ore, a cura di Silvio Boezio di LaboratorioCom;
– animazione pub 38 ore.
• Per il terzo anno 80 di formazione frontale e 238 ore di laboratori, per un totale di 318 ore, con:
– laboratorio teatrale 38 ore, a cura di Alessandra Lanzellotta;
– laboratorio musicale 125 ore, a cura dei Bari Jungle Brothers;
– laboratorio multimediale con piattaforma digitale 38 ore, a cura di Silvio Boezio di LaboratorioCom;
– animazione pub 37 ore.
Per tutti i partecipanti è previsto un rimborso spese relativo al trasporto e un Ipad Apple da utilizzare durante
il progetto, che resterà di proprietà dei ragazzi al termine del percorso. Le sedi di progetto a Bari saranno
tre: in Piazza Redentore – Via Martiri d’Otranto, presso l’Istituto Salesiano SS Redentore; in Via Principe
Amedeo, n.c. 508/B, in un immobile confiscato alla mafia; in Via Martiri d’Otranto n.c. 65, presso il CNOSFAP Regione Puglia.

Il programma di domani

Il pomeriggio di martedì 28 maggio si apre alle 17 con “Denuncia la mafia!”, il primo intervento a cura di
Don Luigi Ciotti, presidente di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, sul luogo dell’omicidio di
Florian Mesuti, il 25enne albanese ucciso nell’agosto 2014 tra Via Crisanzio e Piazza Redentore. Alla
commemorazione parteciperanno la sorella di Florian Mesuti e altri familiari delle vittime di mafia.
Il programma prevede, poi, il trasferimento presso l’Oratorio dell’Istituto Salesiano Redentore (Via Martiri
d’Otranto, n.c. 65) per la presentazione del progetto, preceduta dall’elenco dei beni confiscati alla mafia
nella città di Bari.
Si passerà, poi, la parola per la presentazione del progetto CANTI, con il dettaglio delle attività e dei
percorsi sulla legalità in città. Seguiranno gli interventi delle Autorità invitate. Conclusioni e saluti di Don
Luigi Ciotti. Al termine, un momento di festa con musica live dei Bari Jungle Brothers e tornei sportivi.

lunedì 27 Maggio 2019

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Franco
Franco
4 anni fa

Una sola annotazione: la,sala dell'incontro con don Ciotti è stata riempita con piccoli studenti delle scuole. Spero ci siano andati spontaneamente e non spinti dai loro insegnanti solo per fare tappezzeria e creare pubblico.

Franco
Franco
4 anni fa

Attaccare in maniera così palese un esponente politico che fa parte del Governo ed è un ministro vuol dire intromettersi in questioni non proprie. E don Ciotti da prete dovrebbe saperlo. Non può certo confondere l'antimafia con la politica.