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Uffici giudiziari, avvocati: «Bene Ministero, auspichiamo che il nuovo polo sia pronto in 5 anni »

La Redazione
Giovanni Stefanì, presidente Ordine Avvocati di Bari: «Prudente soddisfazione per decisione del ministero di risolvere in maniera definitiva il problema dell'accorpamento»
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«Esprimiamo soddisfazione per la volontà politica, messa nero su bianco dal ministero della Giustizia, di risolvere in modo definitivo le problematiche dell’edilizia giudiziaria del foro barese, da anni in situazione di costante emergenza».

Lo dichiara il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari Giovanni Stefanì all’indomani della convocazione per il prossimo 28 maggio presso il ministero della Giustizia quando, insieme ai vertici degli uffici giudiziari baresi, parteciperà all’incontro relativo al nuovo protocollo che sancirà la definitiva sistemazione degli uffici giudiziari baresi nell’area delle ex caserme del quartiere Carrassi.

«Tuttavia – ammonisce Stefanì – quanto successo negli ultimi decenni ci consiglia di essere prudenti nel cantare vittoria; lo spezzatino della funzione giudiziaria in otto sedi, i limiti della soluzione-ponte rappresentata dal palazzo ex Telecom, le pesanti criticità che viviamo quotidianamente nel Palagiustizia di piazza De Nicola, l’assoluta inadeguatezza del Tribunale dei minori e degli uffici del Giudice di pace fotografano un’edilizia giudiziaria del distretto barese al collasso da anni che non ha condotto allo stop della funzione giurisdizionale solo per lo spirito di sacrificio di magistratura, personale di cancelleria e avvocatura».

«Il pressing esercitato sul ministero in conferenza permanente da magistratura e avvocatura – aggiunge Stefanì – ha condotto a questo primo importante passo del quale diamo atto al ministro Bonafede. Adesso che la volontà politica è chiara e univoca sia a livello centrale che locale, ci auguriamo che la stessa sia così forte da consentire un rapido avvio dei lavori, in modo che in un periodo ragionevolmente breve, non oltre i cinque anni, il distretto giudiziario barese possa finalmente avere una sede degna della propria importanza».

«Tuttavia – conclude Stefanì – è la burocrazia a farci paura; se ci sono voluti oltre 20 anni per prendere una decisione, periodo in cui si sono succeduti progetti e illusorie soluzioni per gli operatori baresi della giustizia, adesso si recuperi il tempo perduto lavorando tutti con concretezza e senso di responsabilità verso l’obiettivo comune».

venerdì 26 Aprile 2019

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