Un flash-mob con l’intento di sbloccare il disegno di legge della Regione Puglia contro l’omobitransfobia, che attende l’approvazione, dopo i pareri delle commissioni regionali, da parte del Consiglio.
Tra i punti qualificanti del ddl, vi sono l’accessibilità alle associazioni nelle scuole per affrontare tematiche lgbtqi, ma anche sul bullismo, creare osservatori per documentare nel dettaglio l’omobitransfobia e fare pressione per una legge nazionale contro questo tipo di discriminazioni.
Organizzato dagli attivisti lgbt e dagli studenti baresi, il flash-mob si terrà oggi alle 14:30 in piazza Cesare Battisti, a ridosso dell’incontro con la senatrice Monica Cirinnà presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
«Il flash-mob – spiegano gli organizzatori – consiste nello sdraiarsi per terra e “dormire”, proprio come stanno facendo i consiglieri regionali tutti: la sensazione è che si voglia fuggire dalla responsabilità di esprimersi su un tema così divisivo che, dopo aver incontrato i pudori dei movimenti per la famiglia tradizionale (ormai sfacciatamente apparentati con l’opposizione), sta diventando adesso carta di scambio fra i componenti della maggioranza stessa. L’argomento non figura più all’ordine del giorno del Consiglio Regionale e – quando figura – è volontariamente in fondo alla lista, motivo per il quale si continua puntualmente a procrastinare. Chiediamo pertanto che la discussione venga finalmente calendarizzata. Come dicono i detrattori: “O si vince o si perde”».
Chi ha inventato questo neologismo incomprensibile non ha solo una bella dose di fantasia ma l'intento di nascondere quello che realmente vuole. Perlomeno si è finalmente capito che i corsi scolastici contro il bullismo sono il cavallo di Troia per indottrinamenti light (altra,sigla oscura). I dirigenti scolastici devono stare molto attenti e non abboccare. L'educazione non è indottrinamento.
Magari se spiegassero per bene prima cosa vuol dire “omobitransfobia” tutti potrebbero capire meglio. Una legge contro qualcosa che non si sa cosa sia e neppure se esiste veramente sarebbe il colmo.