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Politecnico di Bari e Technion di Haifa: il futuro dell’aerospazio tra Puglia e Israele

La Redazione
In gara progetti innovativi per le aziende del Distretto tecnologico aerospaziale
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Un asse tra la Puglia e Israele per favorire la ricerca e l’innovazione e l’aeroporto di Grottaglie come centro di sperimentazione di nuove tecnologie e servizi.

Sarà l’aerospazio, con le sue enormi opportunità di sviluppo, il filo conduttore di Apulia Israel Joint Accelerator, un’iniziativa di open innovation in collaborazione tra il Politecnico di Bari e il Technion di Haifa – Israel Institute of Technology, che si svolgerà lunedì 25 febbraio, dalle 11 nell’aula magna “Attilio Alto” del Politecnico, nel campus di via Orabona.

Il Distretto Tecnologico Aerospaziale (Dta), che partecipa all’evento insieme a quattro sue aziende socie (Planetek, Sitael, Enginsoft e Dema), illustrerà qual è lo stato dell’arte dello sviluppo del Test bed, cioè la sperimentazione tecnologica dei voli a pilotaggio remoto nell’aeroporto di Grottaglie e quali sono gli obiettivi di innovazione necessari per favorire un ulteriore sviluppo dello scalo pugliese in una dimensione europea.

Lo sviluppo dei temi sarà affidato in modalità “challenge” a cinque gruppi composti da studenti italiani e israeliani che, una volta accettata la sfida, avranno il compito di presentare, sotto la guida di tutor esperti, progetti innovativi alla scadenza di un termine prestabilito. «Su Grottaglie si concentra una grandissima attenzione, in questo momento e noi abbiamo le possibilità e la volontà di svolgere un ruolo importante per il territorio e per il Paese» commenta il rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio. In qualità di aeroporto civile sperimentale, lo scalo jonico sarà infatti il sito in cui si testeranno nuove infrastrutture per applicazioni aerospaziali, in particolare per quanto riguarda i droni.

«Su questi temi – spiega Di Sciascio – siamo in grande sintonia con il Technion, un istituto all’avanguardia a livello mondiale e con il quale il Politecnico di Bari ha già un rapporto consolidato».

A testimoniare l’importanza della collaborazione sarà la presenza, all’incontro di lunedì, di Ofer Sachs, Ambasciatore di Israele in Italia. Aprirà l’evento il rettore Di Sciascio e parteciperanno, tra gli altri, Giuseppe Acierno, presidente del Distretto Aerospaziale; Domenico Laforgia, direttore del dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia e Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città Metropolitana.

Oggi l’aeroporto di Grottaglie è l’unico in Italia abilitato a sperimentare soluzioni e servizi, attraverso l’utilizzo di droni e satelliti, destinati a interventi di protezione civile e nel settore dell’agricoltura di precisione.

Nell’ambito del Piano Nazionale dei Trasporti l’aeroporto di Taranto Grottaglie ha assunto il ruolo di piattaforma logistica dell’area mediterranea con l’obiettivo di aggregare iniziative nazionali e internazionali a sostegno della ricerca, sviluppo, sperimentazione e certificazione di soluzioni innovative in ambito aeroportuale e aerospaziale.

Dal 2016 in particolare Grottaglie è stato riconosciuto come Airport Test Bed, cioè come banco di prova per la sperimentazione tecnologica dei voli a pilotaggio remoto.

sabato 23 Febbraio 2019

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Franco
Franco
5 anni fa

Bisogna stare molto attenti ad esultare senza motivo per quese collaborazioni internazionali.Aerospazio vuol dire tante cose, molte delle quali non ci verranno neppure accennate. Aerospazio vuol dire anche droni che sono sinonimo di operazioni militari e sappiamo che Israele ha in atto conflitti con Stati stranieri (Libano e Siria) e occupa territori palestinesi. Una eventuale collaborazione “aerospaziale” senza conoscere gli impieghi successivi sarebbe davvero imbarazzante per l'Italia, non solo per il Politecnico.