«Gli organi di stampa locali in questi giorni hanno pubblicato numerosi articoli riguardo una presunta imminente chiusura del Cara di Bari Palese, suscitando preoccupazione nella comunità locale per i lavoratori del centro e per il timore dell’uscita incontrollata di extracomunitari per le vie cittadine».
Elisabetta Pani, candidata sindaca del M5S per le prossime amministrative a Bari prende posizione sulla spinosa vicenda del Cara di Bari Palese, riportata nelle cronache di questi giorni.
«A seguito di una interlocuzione interna posso tranquillizzare i lavoratori del Cara in quanto ad oggi la chiusura del centro di accoglienza barese non è in programmazione. Le politiche poste in essere da questo governo hanno avuto effetti importanti sugli arrivi, calati in modo considerevole rispetto allo scorso anno e, conseguentemente, sul numero di migranti presenti nelle strutture di accoglienza – afferma la candidata –. La direzione è sicuramente quella del superamento dei grandi centri che spesso hanno ospitato i migranti in condizioni igienico/sanitarie non ottimali, per spostare l’accoglienza in centri di più piccole dimensioni. Ma i circa 500 ospiti del Cara di Palese al momento non saranno spostati».
«Ad ogni modo voglio sottolineare, per tranquillizzare i cittadini, che i richiedenti asilo già accolti nei Cara, in caso di chiusura, vengono trasferiti in altri centri di accoglienza più piccoli in modo da assicurare una equilibrata dislocazione nel territorio mentre per i titolari di protezione internazionale, i minori stranieri non accompagnati e i titolari dei permessi speciali viene disposto il trasferimento nella rete SIPROIMI (ex Sprar), modello di accoglienza virtuosa che il M5S ha sempre indicato come strada ottimale per la gestione del fenomeno migratorio – e conclude lanciando il suo impegno –. Monitorerò costantemente la situazione nella convinzione che i principi di legalità e accoglienza non debbano essere in contrasto tra loro ma in assoluto equilibrio. Un equilibrio complesso che si può raggiungere solo mantenendo alta l’attenzione sui diritti di tutte le parti in causa.
Tenerlo aperto non è una bella cosa, né per i migranti ospitati né per i cittadini che ne pagano i costi.
In questo periodo di elezioni tutti i candidati si preoccupano di garantire l'apertura del Cara per garantire l'occupazione di chi ci lavora. Purtroppo senza avere alcun titolo a farlo.
Uscita infelice e poco chiara della candidata. A chi avrebbe chiesto? E perché non ce lo dice? Smentisce Salvini o fa propaganda elettorale?