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Bari Costasud, proclamato il progetto vincitore, Decaro: «Giornata storica»

La Redazione
Si tratta del progetto presentato da Nicolò Privileggio (capogruppo), progettisti Manuel Clasadonte e Stefano Ivaldi, consulenti Marialessandra Secchi e Gabriele Confortola
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Proclamato il progetto vincitore del concorso internazionale di idee Bari Costasud.

Si tratta del progetto presentato da Nicolò Privileggio (capogruppo), progettisti Manuel Clasadonte e Stefano Ivaldi, consulenti Marialessandra Secchi e Gabriele Confortola.

A proclamare il vincitore la commissione incaricata di valutare le candidature è composta da José Maria Ezquiaga, presidente dell’Ordine degli Architetti di Madrid, Arturo Lanzani, professore ordinario al Politecnico di Milano, Simone Monotti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Terni, Michele Graziadei, componente designato dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori (CNAPPC), e Laura Casanova, dirigente tecnico del Comune di Bari.

Nel progetto la costruzione della città si confronta con la necessità di affrontare un cambio di prospettiva sulla struttura dello spazio urbano, proponendo una forte integrazione tra paesaggio di scala vasta e spazio urbano attraverso una proposta che pone al proprio centro lo spazio aperto e il paesaggio agricolo come elementi capaci di dare forma alla città e di regolarne i processi di costruzione.

Il progetto può essere sinteticamente riassunto in quattro azioni:

creazione di sezioni di città all’interno delle quali si realizzano il completamento e la ricucitura del tessuto esistente tra l’entroterra e il mare;

realizzazione di un parco litoraneo come attivatore della città pubblica che collega la campagna, lo spazio agricolo e i quartieri esistenti (a tal fine è previsto un intervento di riforestazione per una superficie pari a 240 ha);

riconfigurazione della rete della mobilità con nuovi tracciati di percorsi ciclopedonali di circa 9 km, la riduzione a 6 mt della sezione della strada litoranea e il declassamento della Statale 16 in una strada a carattere urbano;

definizione di un nuovo assetto del territorio rurale oltre la SS16 con microinterventi volti a favorire lo stoccaggio e la dispersione della acque per mitigare i rischi idrogeologici e la creazione di una rete di masserie 2.0.

Secondo la visione progettuale la nuova costa sud prevede una serie di sezioni edificate che scandiscono il territorio intervallandosi a fasce di suolo agricolo. Ciascuna sezione si affaccia a nord sulla nuova via pubblica che sfrutta il sedime del vecchio tracciato ferroviario ed è dotata del servizio tramviario; verso sud si estende invece fino alla Statale 16, della quale è previsto il declassamento. Le sezioni di città sono ambienti compatti ma fortemente connotati dalla presenza di una rete di spazi aperti – percorsi, piazze e giardini – che rendono l’ambiente urbano permeabile ai flussi pedonali e ciclabili e al contempo delimitano le funzioni spaziali della nuova città. Ciascuna sezione potrà esser immaginata come un’operazione unitaria di costruzione della città, accompagnata dalla riqualificazione e messa in opera del relativo spazio agricolo a garanzia della conservazione del legame tra mare ed entroterra.

L’intera fascia che si trova tra la ferrovia e il mare è considerata alla stregua di un lungo parco costiero nel quale gli interventi prioritari riguardano una generale riqualificazione dell’assetto della vegetazione attraverso massicci interventi di riforestazione con la costruzione di una pineta a difesa del litorale e la riqualificazione dello spazio pubblico, anche ma non esclusivamente a servizio delle attività balneari. Al parco lineare si aggiunge un parco reticolare che collega il mare e l’entroterra, lo spazio agricolo e i quartieri nuovi ed esistenti.

Quanto alla configurazione della mobilità sono previste, oltre alla trasformazione della linea ferroviaria in un nuovo asse viario urbano servito dal trasporto pubblico, connessioni trasversali di quartiere e una rete di strade bianche a servizio delle masserie 2.0, aziende agricole che in questo scenario possono tornare a svolgere un ruolo di cura e presidio del territorio e costruire un settore di innovazione e sperimentazione economica e sociale (ricerca e start up, ristorazione a km zero, agriturismo, presidi dop, impresa sociale).

Questa è una giornata storica – ha detto il sindaco Antonio Decaro commentando l’esito della procedura -: avevamo promesso che nel corso di questo mandato avremmo presentato uno studio, un progetto per la riqualificazione della costa a sud della città ed è quello che stiamo facendo, convinti che nella zona a sud stia il sogno di riqualificazione dell’intera città. È questa la sfida dei prossimi 10 anni. Per questo abbiamo indetto un concorso internazionale di idee che desse a tutti l’opportunità di parteciparvi: al concorso, realizzato secondo i principi della trasparenza utilizzando una piattaforma telematica ad hoc, hanno partecipato 32 gruppi di progettazione con professionisti provenienti da ogni parte di Italia e da Paesi esteri. Un dato importante che testimonia una massiccia partecipazione, a riprova del fatto che si trattava di una sfida qualificante. A vincere è stata la proposta con capogruppo Nicolò Privileggio, un progetto che, coerentemente con le linee guida del concorso, rafforza il rapporto tra la città e il mare: c’è il grande parco costiero e contemporaneamente il declassamento della strada litoranea che diventa una strada prevalentemente ciclopedonale, si definirà in seguito se anche carrabile, mentre l’asse di scorrimento viene spostato dove oggi c’è il sedime ferroviario, un tracciato che in parte diventa asse di scorrimento e al contempo una linea del trasporto pubblico urbano. Il progetto crea anche un collegamento forte tra il quartiere Japigia, il quartiere Madonnella e il mare proprio attraverso il parco, che rappresenta il passaggio tra il territorio antropizzato e il mare. L’intervento si completa dal punto di vista edilizio con la previsione di alcune ricuciture a monte della ferrovia. A breve avvieremo un confronto con la cittadinanza e con gli operatori del settore per poi procedere all’affidamento della progettazione di un piano urbanistico esecutivo in anticipazione del PUG”.

La chiusura di questo concorso è il frutto di un lavoro di approfondimento cominciato più di due anni fa – ha proseguito l’assessora all’Urbanistica Carla Tedescocon il coinvolgimento della popolazione, la costituzione di un tavolo tecnico e la formulazione di linee guida che hanno orientato i progettisti. Siamo molto soddisfatti dell’esito del concorso che ha visto la partecipazione di professionisti provenienti da tutta l’Italia e anche dall’estero. La sfida lanciata era davvero complessa: la progettazione, infatti, non riguardava una singola strada, una piazza o un solo quartiere ma l’assetto spaziale di una grande porzione di territorio, esteso circa 1000 ettari. Si tratta di un’anticipazione del PUG che ci consente di uscire dall’astrattezza di indici, quantità e parametri e di confrontarci, invece, con un progetto concreto di città. A tal proposito, il vincitore interpreta in modo molto innovativo la nostra idea di città, in quanto lo spazio da costruire dipende dalla lettura del territorio e dei segni significativi del paesaggio e non viceversa. Per la nostra realtà è un modo assolutamente nuovo di orientare il progetto urbanistico; inoltre il progetto presenta tratti di flessibilità che lo rendono molto operativo, essendo organizzato per stralci compiuti, con sezioni edificate di completamento e di ricucitura di porzioni di territorio che scandiscono il paesaggio intervallandosi con parti destinate al verde e ad orti urbani. Peraltro, nessuna delle aree edificabili va oltre la linea ferroviaria. Sono ambienti compatti e fortemente connotati dalla presenza di spazi pubblici aperti, che rendono le aree permeabili ai flussi di pedoni e caratterizzati da una mobilità lenta. Al parco lineare si riconnette un parco reticolare che ricollega la costa al retro costa. Nella prima metà di febbraio esporremo tutti i progetti redatti, invitando la commissione e i progettisti per un grande momento di confronto con la cittadinanza, in linea con il percorso di partecipazione e condivisione realizzato con gli operatori socio-economici, gli ordini professionali e i cittadini, che ha scandito fin qui tutta la nostra azione amministrativa”.

Si ricorda che al progetto primo classificato – capogruppo Nicolò Privileggio – andranno 25mila euro; al secondo – capogruppo Antonio Esposito – 10mila euro; al terzo – capogruppo Gianni Bertoncello – 8mila euro; al quarto – capogruppo Michele Manigrasso -, quinto – capogruppo Martina Troilo – e sesto – capogruppo Mario Ferrari – 4mila euro.

lunedì 21 Gennaio 2019

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