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“Sessanta famiglie lasciate sole da una sanità sorda”: l’appello delle associazioni disabili di Bari

La Redazione
Hbari2003, Volare più in alto e Apate pronte alla mobilitazione in aiuto delle famiglie di ragazzi con disabilità
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Sessanta
famiglie di Bari e provincia chiedono a gran voce un “aiuto” al Presidente della
Regione Puglia.

«Le
famiglie dei pazienti disabili e di anziani non autosufficienti di Bari

affermano le associazioni -, da circa tre anni si trovano a dover
affrontare alcuni problemi gravissimi, tra cui quello legato alla
indisponibilità da parte dei Centri Diurni di poter accogliere nuovi ospiti
all’interno delle proprie Strutture Socio-Assistenziali, benché questi abbiano
ancora capacità recettiva, in riferimento ai posti regolarmente autorizzati ed
accreditati da parte della ASL.

La mancata disponibilità ad
accogliere nuovi ospiti è inspiegabilmente dettata dalla negazione da parte dei
Distretti Socio Sanitari di Bari e quindi della ASL BA di farsi carico della
quota sanitaria spettante, in quanto territorialmente competente pari al 50%, benché
ci sia l’esigenza del paziente di accedervi, l’appropriatezza del setting
assistenziale, in quanto regolarmente inviati da parte dell’UVM e l’accordo
contrattuale fra l’ASL BA ed i Centri Diurni afferenti al Distretto Unico di
Bari ex DSS/6-7-8.

I così detti “Contratti di
adesione”, sottoscritti fra i Centri Diurni Disabili ex art.60, i Centri Diurni
Integrati Alzheimer art. 60/ter e la ASL Bari sono in essere dal 28 luglio 2014
, ma vengono sistematicamente disattesi da parte della ASL BA , senza alcun
ragionevole e possibile motivazione, in quanto a fronte dell’esigenza espressa
dall’utente e dalla sua famiglia, dal numero degli ospiti previsti
dall’autorizzazione comunale e contrattualizzato con la ASL BA e regolarmente
inviati da parte dall’organo preposto della ASL, ossia dall’UVM , in presenza
della capacità recettiva delle Strutture socio-assistenziali e del budget di
spesa messo a disposizione da parte della ASL BA in ogni accordo contrattuale e
quindi disponibile, sottostà ad un inspiegabile “blocco” della presa in carico
da parte della ASL BA.

Anche l’annoso problema legato
al Trasporto dei Disabili dai Centri Diurni Disabili di Bari non c’è la volontà
politica di volerlo risolvere. Non sono servite le conferenze di Servizio ed i
numerosi incontri fra i Dirigenti della ASL BA, del Comune di Bari e di alcuni
rappresentanti di Associazioni Datoriali e di Strutture Socio-Assistenziali
territoriali e le conseguenti rassicurazioni e promesse, che a tutt’oggi non
hanno portato ad alcun risultato.

I Disabili che accedono ai
Centri Diurni Socio Educativi e Riabilitativi della città di Bari sono
discriminati, costantemente esclusi dal Servizio del Trasporto che è di
competenza dell’Ambito Territoriale , come per tutti gli altri “Disabili”,
essendo fra l’altro tale servizio, sia nell’attuale RR n.4/07 che nel nuovo RR
n.2052, già approvato dalla Giunta Regionale ed in via di pubblicazione sul
B.U.R.P. non a carico delle Strutture Socio-Assistenziali.

Il 15/10/2018 la Delibera
Dirigenziale dell’ASL BA, e la successiva n.1639 18 /12/2018 per l’indizione di
nuova Gara per l’affidamento del Servizio Trasporto dei Diversamente Abili
presso i centri riabilitativi della provincia di Bari, ESCLUDEVA ancora una
volta i “Diversamente Abili” afferenti ai Centri Diurni Socio Educativi
Riabilitativi della città di Bari, in quanto non destinatari di tale Servizio
.

venerdì 18 Gennaio 2019

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