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Trenitalia, nuovi orari ma fioccano le proteste

La Redazione
L'assessore Giannini ha presentato oggi i nuovi orari del trasporto regionale. Damascellli (FI): «Il servizio fa acqua da tutte le parti»
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Regionali veloci tra Lecce, Bari e Foggia e più treni tra Barletta e Fasano. Il tutto con orari cadenzati. Le partenze e gli arrivi dei treni regionali, nella maggior parte dei casi, avvengono a minuti fissi per facilitarne la memorizzazione e consentire alle persone di programmare in anticipo soluzioni di viaggio più adatte per l’andata e il ritorno. Sono queste le principali novità del cambio orario del trasporto regionale in vigore dal 9 dicembre e presentato oggi alla presenza dell’assessore regionale Giannini.

Le novità – ha detto Giannini – sono che abbiamo messo mano a un nuovo orario per efficientare il servizio di trasporto e per velocizzare le linee Lecce-Bari e Foggia-Bari e per rendere più confortevole il percorso per tutti i pendolari. So che sono arrivate in assessorato delle proteste anche piuttosto vibrate da parte dei pendolari. Sappiamo che quando si tratta di toccare le abitudini della gente diventa difficile trovare la soluzione ottimale per tutti: stiamo lavorando, esaminando una per una le richieste che ci sono pervenute anche nell’assemblea che abbiamo fatto in Regione con gruppi di pendolari nel tentativo di soddisfare le loro richieste. Una su tutte possiamo darla già oggi: ripristiniamo la fermata “Marconi” a partire dal 24 dicembre. Continuano ad esserci problemi per i pendolari di Mola e Polignano, così come per quelli di Incoronata e di Giovinazzo, ma faremo l’impossibile per cercare di accontentare tutti. Raddoppia comunque l’offerta di collegamenti tra Barletta e Fasano, ma insisto su un tema: noi stiamo cercando di offrire un sistema di trasporto collettivo che vada incontro alle esigenze, alle necessità e ai bisogni di chi si sposta per lavorare, per studiare e per curarsi. Il concetto della sola comodità per il singolo non ha accesso in un sistema di questo genere, dove alcuni treni regionali sono più veloci anche di alcuni intercity, grazie alla trattativa con il gestore della rete per avere slot più veloci”.

Giannini ha poi illustrato la novità della carta Tutto Treno, che permetterà al costo di 40 euro mensili, ai titolari di abbonamenti regionali sulle direttrici a lunga percorrenza, di poter salire anche su frecciabianca e intercity. Inoltre è stato illustrato il nuovo orario cadenzato, con partenze al minuto fisso in ampie fasce della giornata.

Di tutt’altro tenore il commento di Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.

Altro che disagi risolti! Il servizio ferroviario di Trenitalia, in Puglia, è notevolmente peggiorato con l’entrata in vigore dei nuovi orari, partiti il 10 dicembre. Eppure, quando furono convocati in audizione su mia richiesta in Commissione Trasporti il 26 settembre scorso, perché prendessero impegni precisi per risolvere le criticità del trasporto targato Ferrovie dello Stato, l’Assessorato regionale alla Mobilità assicurò che la situazione sarebbe migliorata sensibilmente grazie alla rimodulazione degli orari dei treni. Invece, da tre giorni, piovono proteste e lamentele da nord a sud di Bari, per un servizio ferroviario che fa acqua da tutte le parti”.A denunciarlo è Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.

Tempi di percorrenza aumentati, tratte soppresse, fermate saltate, corse dimezzate: le segnalazioni giungono in particolare da Giovinazzo, Molfetta, Polignano e Mola di Bari. A Giovinazzo – spiega – le corse sono state ridotte all’osso e i treni passano ogni mezz’ora anziché ogni 15 minuti. Nell’arco delle 24 ore, sono venuti meno sei collegamenti verso Bari e quattro in direzione Foggia. L’utenza molfettese, invece, patisce la soppressione della tratta Molfetta-Mola di Bari che drenava anche molti pendolari della Bat, i quali la preferivano alla più affollata linea Giovinazzo-Santo Spirito-Palese, per poter raggiungere Bari in maniera meno disagevole”.

A cascata – prosegue Damascelli – i disagi si ripercuotono fino ai Comuni del sud est barese. Solo dopo le proteste dei sindaci di Mola di Bari e Polignano, Trenitalia e Regione Puglia si sono accorti che, con il nuovo orario, hanno praticamente impedito agli studenti molesi dell’Alberghiero di Polignano di raggiungere l’istituto in orario utile, obbligandoli a svegliarsi all’alba per essere a scuola un’ora prima dell’inizio delle lezioni, oppure ad arrivare in ritardo di venti minuti”.

“Sfasamenti, disservizi ed incongruenze tanto grossolani – commenta il consigliere Fi – lasciano davvero senza parole. Se l’obiettivo dichiarato era migliorare il trasporto pubblico locale, dobbiamo registrarne il fallimento, perché i risultati sono stati del tutto deludenti rispetto agli annunci. Quindi, si proceda ad un nuovo piano, che possa davvero garantire corse frequenti e in orari ben ragionati. A patirne le conseguenze sono innanzitutto lavoratori e studenti, costretti allo stress quotidiano di una vera e propria odissea, sempre più insostenibile, ma anche i numerosi turisti che si servono del treno per visitare mete di grande appeal”.

Garantire un trasporto pubblico efficiente e decoroso, lo ribadisco, è un dovere della Regione e delle aziende concessionarie del servizio. Per questo, come ho già fatto in casi precedenti, sostengo le ragioni di questi viaggiatori penalizzati dai nuovi orari e chiedo la immediata risoluzione dei problemi evidenziati. Il trasporto pubblico su rotaia va assolutamente potenziato, per soddisfare le legittime aspettative di chi paga un biglietto (peraltro rincarato di recente) e merita di viaggiare in condizioni dignitose”, conclude Damascelli.

giovedì 13 Dicembre 2018

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