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Bari Calcio, pm chiede archiviazione per Giancaspro: «Fatti penalmente non rilevanti»

La Redazione
Per il giudice le condotte denunciate da Paparesta non hanno rilievo penale, ma rientrano in una "questione societaria e civilistica che merita approfondimento nelle sedi competenti»
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La Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione
del procedimento nei confronti di Cosmo Giancaspro accusato di usura,
estorsione, truffa e falso.

L’acquisizione della società FC
Bari 1908 da parte di Giancaspro non fu frutto di raggiri penalmente rilevanti
ai danni dell’ex socio Gianluca Paparesta.

Le indagini della Guardia di
Finanza, coordinate dal pm Bruna Manganelli, sono partite nel novembre 2016
dopo la denuncia fatta da Paparesta nei confronti di Giancaspro, di alcuni
funzionari della Banca Popolare di Bari, di un notaio e di un avvocato.

Le condotte denunciate da Paparesta
riguardano il periodo compreso tra dicembre 2015 e giugno 2016, da quando Giancaspro
entrò nella società con l’acquisto del primo 5% di quote, fino all’aumento di
capitale di sei mesi più tardi che lo portò ad essere nominato amministratore
unico della società calcistica. Tutte vicende che, secondo la Procura, non
hanno rilievo penale. Per il pm si tratta di una “questione societaria e
civilistica che merita approfondimento nelle sedi competenti».

Gli accertamenti disposti dalla
magistratura barese hanno documentato che «i rapporti tra Paparesta e
Giancaspro si erano notevolmente deteriorati, ma ciò – scrive il pm – non è sufficiente
a dimostrare la sussistenza di raggiri penalmente rilevanti».

Paparesta, assistito dall’avvocato
Nicola Quaranta, sta valutando se opporsi all’archiviazione

martedì 20 Novembre 2018

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Franco
Franco
5 anni fa

Dunque Giancaspro riabilitato in parte ma intanto il Bari è finito nelle mani di De Laurentis quasi gratis proprio grazie a questi procedimenti giudiziari.