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Più sanzioni per l’abbandono dei rifiuti

Lorenzo Pisani
Firmate da Decaro due ordinanze. Lotta anche ai "pendolari del sacchetto"
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Sono state firmate lunedì le due ordinanze annunciate dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, nell’ambito dell’attività di contrasto all’abbandono irregolare dei rifiuti, che l’amministrazione comunale sta portando avanti in collaborazione con la Polizia locale e l’Amiu Puglia spa.

«In queste settimane stiamo lavorando con l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti ad una riorganizzazione dei servizi – spiega l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli -. Stiamo rimodulando sia la raccolta domenicale sia la raccolta delle frazioni differenziate in modo che i cittadini virtuosi siano premiati con una città più pulita. Per questo, di contro, abbiamo intensificato i controlli e le sanzioni grazie all’attività della Polizia locale».

Nella prima ordinanza sono contenute disposizioni urgenti in ordine alla gestione rifiuti da parte degli operatori commerciali individuati dalla legge regionale Puglia n.24 del 16 aprile 2015.

Il dispositivo si è reso necessario per contrastare i comportamenti irregolari rispetto al conferimento dei rifiuti, da parte delle attività di ristorazione, di vendita o somministrazione di alimenti e bevande e all’interno dei mercati, all’aperto e al coperto, sul territorio cittadino. In questi ultimi continua, infatti, a registrarsi una situazione di precarietà igienico-sanitaria, in particolare nelle aree di commercio di generi alimentari, dovuta alla non corretta gestione dei rifiuti da parte degli operatori e alla pessima abitudine di lasciare sul suolo rifiuti vari fino al momento della raccolta degli stessi, con evidenti criticità igieniche che si acuiscono nel periodo estivo.

Obiettivo dell’ordinanza è anche quello di incrementare i quantitativi di rifiuti destinati al recupero, al riciclaggio e al riuso per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalle vigenti disposizioni in materia, nonché di elevare la qualità della frazione organica al fine di ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e i flussi verso lo smaltimento finale.

Il secondo testo, invece, intende scoraggiare quanti, non residenti nel Comune di Bari, conferiscono nei cassonetti dislocati in città i rifiuti prodotti al di fuori del territorio comunale. Negli ultimi mesi si è registrato infatti un anomalo incremento nel conferimento di rifiuti solidi urbani nei cassonetti su sede stradale e, da un’analisi dei dati sulla produzione dei rifiuti nel territorio della Città metropolitana, è emerso che, in corrispondenza dell’aumento di quelli prodotti nel Comune di Bari, si è verificata una diminuzione di quelli prodotti in comuni confinanti, in particolare dove è stato attivato il sistema di raccolta “porta a porta”.

Un fenomeno che comporta, quale naturale conseguenza, un aumento del quantitativo totale di rifiuti solidi urbani incrementando da un lato i costi del servizio, dall’altro vanificando l’impegno profuso dall’amministrazione comunale per l’aumento della percentuale di raccolta differenziata.

L’ordinanza vieta a tutti coloro che non sono residenti nel Comune di Bari, di conferire sul territorio comunale rifiuti solidi urbani prodotti nel territorio di altri comuni. Il divieto non si applica a coloro i quali non sono residenti, ma risultano domiciliati nel Comune di Bari per motivi di studio/lavoro o che si trovano temporaneamente nel territorio comunale per motivi turistici o affini.

I dettagli delle ordinanze a questo link.

mercoledì 17 Ottobre 2018

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