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Tre progetti per l’ex centrale Enel

La Redazione
Al via i lavori della commissione. Rappresentanti di istituzioni locali, mondo accademico e Enel valuteranno l'idoneità degli elaborati per il territorio
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Prosegue il percorso Futur-e per dare nuova vita all’area dell’ex centrale di Bari attraverso proposte sostenibili e condivise con il territorio.

Il concorso di progetti lanciato nel 2017 da Enel Produzione ha portato a individuare tre progetti: un parco urbano che integri edifici a spazi di aggregazione, gioco, svago e cultura; un parco scientifico che integri attività di formazione, ricerca, innovazione e housing sociale</em>; un sistema integrato multifunzionale destinato a usi turistici e commerciali.

Nei giorni scorsi si è svolta la prima riunione della commissione giudicatrice chiamata a selezionare i progetti in base a criteri di qualità, grado di innovazione e sostenibilità ambientale, economica e sociale. All’incontro hanno partecipato Anna Vella, dirigente del settore Pianificazione del Territorio del Comune, Domenico La Forgia, direttore Dipartimento Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro della Regione, Giuseppe Marano, professore associato di Tecnica delle costruzioni del Politecnico di Bari, oltre a rappresentanti di Enel e del Politecnico di Milano.

Enel Produzione e Politecnico di Milano hanno presentato le tre proposte progettuali, accomunate dalla volontà di valorizzare l’area e parte delle strutture già esistenti, vestendole di funzioni completamente nuove in ottica di economia circolare. I prossimi incontri permetteranno di valutare nel dettaglio le soluzioni individuate dai partecipanti al concorso e di scegliere entro la fine dell’anno quelle con cui Enel Produzione potrà avviare le negoziazioni per la cessione del sito.

I commenti
«Il sito di cui ci stiamo occupando riveste un’importanza storica per il territorio: l’era dello sviluppo industriale di questa regione nasce dalla centrale di Bari, la prima realizzata in Puglia di dimensioni significative – ha dichiarato Domenico Laforgia –. Anche per questo è rilevante l’iniziativa di Enel per dare allo sviluppo del sito una continuità, valutando nuove prospettive per la sua valorizzazione e la sua integrazione nel tessuto urbano».

Per Anna Vella si tratta di «una lodevole iniziativa per valutare diverse proposte progettuali di trasformazione urbana e rigenerazione sociale di un’area periferica della città, vicina ad insediamenti residenziali che hanno necessità di spazi polifunzionali per integrare la dotazione di servizi e verde per la comunità residente e attrarre fruitori di diverse età e interessi. La centrale termoelettrica è un rilevante esempio di archeologia industriale che potrà essere recuperato, valorizzato e restituito alla città, promuovendo sviluppo sostenibile e qualità architettonica del tessuto urbano, magari ospitando anche iniziative culturali di valore».

Il programma
Futur-e è il programma di Enel per riqualificare, insieme alle comunità locali, i siti di 23 centrali termoelettriche che hanno concluso o stanno per concludere il loro ruolo nel sistema energetico nazionale, cui si è aggiunta nel 2017 l’area dell’ex miniera di Santa Barbara. Il settore energetico è profondamente cambiato, a causa della riduzione dei consumi, della crescita delle rinnovabili e dello sviluppo e della diffusione di soluzioni efficienti. Enel conferma il suo ruolo di protagonista nella transizione verso un modello sempre più sostenibile accompagnando le centrali verso nuovi e diversi utilizzi per generare valore condiviso, secondo principi di “economia circolare”.

Avviato nel 2015, Futur-e è oggi riconosciuto a livello internazionale come best practice in termini di sostenibilità e circular economy.

martedì 16 Ottobre 2018

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