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Università, Link : «2 studenti su 5 non hanno un posto letto»

La Redazione
Il sindacato: «Ci chiediamo se per la Regione Puglia questo sia ancora "diritto" allo studio»
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Gli studenti universitari protestano contro l’alto numero di esclusi dai collegi e studentati nel capoluogo.

Sarebbero 843 – denuncia il sindacato studentesco Link Bari – gli universitari coinvolti. «Siamo costretti ad evidenziare la totale inadeguatezza delle attuali case dello studente baresi ad accogliere un numero sempre crescente di richiedenti posto alloggio – dichiara la sigla -. A fronte delle graduatorie provvisorie, su 2.121 domande sono disponibili solo 1.334 posti negli studentati baresi. 2 studenti su 5 non hanno un posto letto per questo anno accademico: ci chiediamo se per la Regione Puglia questo sia ancora “diritto” allo studio», dichiara Piercarlo Melchiorre, coordinatore di Link.

«Pensiamo che sia indispensabile che le istituzioni preposte si attivino in fretta per risolvere questo annoso problema anche attraverso una mappatura delle strutture pubbliche che potrebbero essere eventualmente convertite e utilizzate come residenza» aggiunge Savino Ingannamorte, rappresentante degli studenti per la lista Link nel Curc (Comitato universitario regionale di coordinamento), «si può però anche agire sul mercato privato. Negli ultimi anni gli affitti sono aumentati molto (a Bari una stanza costa in media 233 euro) e diventa sempre più difficile riuscire a sostenere le spese dell’affitto e delle utenze. È per questo che pensiamo che ci sia necessità di intervenire sul canone concordato col Comune di Bari per dare respiro ai tanti studenti fuorisede e alle loro famiglie»

Il piano per Link «resta complesso e il diritto allo studio a Bari come in Puglia è spesso messo a margine».

«Il diritto all’abitare rientra nell’ambito del diritto allo studio così come l’accesso gratuito alla cultura e il diritto alla mobilità. Per questo pensiamo che serva una carta di cittadinanza studentesca per i soggetti in formazione per tutti gli studenti e le studentesse che studiano in Puglia, utile per garantire delle forme di welfare strutturali per i soggetti in formazione che vadano dalla scontistica sui trasporti all’accesso gratuito ai cinema e ai teatri», conclude Melchiorre.

mercoledì 10 Ottobre 2018

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